Grazie a tutti per avermi salavato la vita. Una notizia positiva del 2010
Danilo Purgatorio, il giovane cacciatore punto ad ottobre scorso da uno sciame di vespe in una zona impervia in località Camorena ringrazia 118, vigili del fuoco, amici cacciatori, medico di famiglia, tutto il reparto di cardiologia dell'ospedale di Orvieto
ORVIETO - "Solo un lamento rivolto a mio cugino - "ho la lingua grossa, il cuore batte a mille" - poi il buio più completo. Mi sveglio poco dopo sdraiato nel sottobosco, vivo, grazie alla puntura di adrenalina somministrata dal 118, provvidenziale nella celerità del suo intervento". Così Danilo Purgatorio, il giovane cacciatore punto ad ottobre scorso da uno sciame di vespe in una zona impervia in località Camorena, a distanza di mesi, consapevole - come dice - di aver "giocato il jolly", ricorda quei drammatici momenti. Poi il trasporto in ospedale, il "vasospalmo coronarico", la prognosi riservata. "Tutto ciò - afferma lo sportivo orvietano detto Purghi - non potrei raccontarlo senza il calore e la vicinanza di chi si è stretto intorno a me impedendomi di compiere l'ultimo passo. Il mio pensiero e il mio infinito grazie va a tutto il personale del 118, ai vigili del fuoco, ai miei amici cacciatori, al mio medico di famiglia, a tutto il reparto di cardiologia dell'ospedale di Orvieto".
Pubblicato il: 04/01/2011