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Scanavino. 'La pace nasce dal rispetto di ogni religione, di ogni fede, dal desiderio sincero di ogni uomo di incontrare la verità, la giustizia, l'amore'

Con queste parole il vescovo della diocesi di Orvieto - Todi, monsignor Giovanni Scanavino ha aperto ieri pomeriggio, in una Cattedrale gremita, le celebrazioni della tradizionale Messa della Pace, che sulla Rupe da diciotto anni è accompagnata dai canti gospel di Umbria jazz winter

ORVIETO - "La pace nasce dal rispetto di ogni religione, di ogni fede, dal desiderio sincero di ogni uomo di incontrare la verità, la giustizia, l'amore". Con queste parole il vescovo della diocesi di Orvieto - Todi, monsignor Giovanni Scanavino ha aperto ieri pomeriggio, in una Cattedrale gremita, le celebrazioni della tradizionale Messa della Pace, che sulla Rupe da diciotto anni è accompagnata dai canti gospel di Umbria jazz winter. Quest'anno è toccato alla vibrante spiritualità dei Selvy Singers: un gruppo a dimensione familiare, che - come hanno ampiamente dimostrato nei vari concerti che li vedono protagonisti da cinque giorni ad Orvieto in varie location di Ujw - vivono la musica come stile di vita, viaggiando e portando il loro messaggio di gioia e speranza. Ma il concerto in Cattedrale, si sa, ha un fascino tutto speciale. Ed è così che ieri si è rinnovata la magia di fronte al repertorio gospel che ha emozionato e trascinato il numeroso pubblico presente. Dal vescovo, che ha ripreso ampi stralci del messaggio del Pontefice sul tema "Libertà religiosa, via della pace", è arrivato l'augurio di un anno di pace: "Siamo qui stasera uomini e donne, di culture e fedi diverse. Questa cattedrale - ha detto il vescovo - costituisce idealmente l'incontro di tutti popoli del mondo e sarei contento se stasera nel nostro intimo esprimessimo un impegno: dare alle nostre espressioni religiose lo stesso messaggio di pace. Auguri a tutti per un anno di pace". Il vescovo Scanavino nel ricordare come l'anno appena trascorso sia stato segnato dalle persecuzioni, ha voluto sottolineare che: "La libertà religiosa è la cartina di tornasole per verificare il rispetto di tutti gli altri diritti umani. La fede - ha ricordato Scanavino - se è vera aiuta lo sviluppo integrale dell'uomo, altrimenti non è fede". "Affidiamo alla Madonna, patrona della città di Orvieto, l'intercessione della pace per il mondo intero" ha anche detto il presule. Archiviati i festeggiamenti e le celebrazioni del Capodanno, oggi va in scena la giornata conclusiva del festival: molti i nomi ancora in programma nel cartellone di questa speciale edizione di Umbria jazz winter. Dai Selvy Singers che sarà possibile ascoltare nuovamente alle 12 alla sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo a Joe Locke, Dado Moroni e Rosario Giuliani che suoneranno alle 15,30 alla sala Expo, sempre di palazzo del Popolo. E ancora Ray Anderson's Pocket Brass Band featuring Lew Soloff, Matt Perrine, Bobby Previte e Brass Bang! featuring Paolo Fresu, Steven Bernstein e Gianluca Petrella alle 15,30 al teatro Mancinelli. Alfredo Rodriguex alle 16 alla sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo. Il tributo a Shelly Manne del quintetto di Roberto Gatto alle 18 sala expo di palazzo del Popolo. Ma l'appuntamento più atteso ormai è sicuramente l'inedita e prestigiosa conclusione della diciottesima edizione di Umbria Jazz Winter. La premiazione della ventottesima edizione del grande referendum Top Jazz di "Musica Jazz" che si terrà stasera a partire dalle 21 al teatro Mancinelli. Nato nel 1982, il Top Jazz si propone, attraverso un sondaggio tra i critici specializzati italiani, di offrire un quadro d'insieme del movimento musicale del jazz italiano in particolare, da quando quattro anni fa la sua formula si è appunto concentrata sul jazz nostrano. I votanti, mai meno di una sessantina, hanno espresso il loro giudizio in modo palese sul meglio dell'annata 2010 tra musicisti, gruppi, varietà di strumenti, dischi. Si rafforza con questa iniziativa il legame tra due leader assoluti del jazz in Italia, che ha avuto inizio nell'estate 2010 quando "Musica Jazz" (che sta giungendo al suo sessantasettesimo anno di ininterrotta pubblicazione) è stata media partner del Festival, con l'uscita di un supplemento quotidiano, da sabato 10 a sabato 17 luglio. Il programma della serata prevede sul palco tre formazioni. La prima composta da Stefano Pastor, violino, e Silvia Bolognesi, contrabbasso. La seconda formazione vedrà esibirsi sul palco del Mancinelli Tinissima Quartet, Francesco Bearzatti, sax - clarinetto, Giovanni Falzone, tromba, Danilo Gallo, contrabbasso, Zeno De Rossi, batteria, special guest Roberto Cecchetto, chitarra. Nella terza, infine: Fabrizio Bosso, tromba, Rosario Giuliani, sax, Danilo Rea, pianoforte, Paolo Damiani, contrabbasso, violoncello, Roberto Gatto, batteria. Al termine, la cerimonia di consegna con i premiati on stage. Ecco tutti i premiati divisi per categoria. Cd dell'anno: Francesco Bearzatti. Musicista dell'anno: Stefano Bollani. Formazione dell'anno: Tinissima 4tet. Nuovo talento: Silvia Bolognesi. Compositore dell'anno: Paolo Damiani. Categoria ottoni: Fabrizio Bosso. Sassofonista dell'anno: Rosario Giuliani. Tastierista dell'anno: Danilo Rea. Chitarrista dell'anno: Roberto Cecchetto. Bassista dell'anno: Danilo Gallo. Batterista dell'anno: Roberto Gatto. Miscellanea: Stefano Pastor.

Pubblicato il: 02/01/2011

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