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Agricoltura. Ci sono timidi segnali di ripresa

Ad affermarlo il presidente di Confagricoltura Orvieto, Roberto Poggioni

ORVIETO - Confagricoltura Orvieto, analizzando il bilancio dell'annata agraria che sta per concludersi, mette in evidenza una lieve inversione di marcia rispetto al 2009: "su quasi tutti i comparti agricoli si sono evidenziati timidi segnali di ripresa che però non garantiscono ancora alle nostre imprese agricole grandi prospettive di rilancio di quegli investimenti indispensabili che permetterebbero loro di poter continuare ad essere competitive su un mercato sempre più difficile da affrontare". Ad affermarlo il presidente di Confagricoltura Orvieto, Roberto Poggioni che così prosegue nel bilancio tutto in chiaro scuro: "Tutto ciò - afferma Poggioni - ha influenzato negativamente anche sulla ripresa occupazionale del nostro settore, che negli ultimi anni ha visto un significativo e costante decremento delle unità lavorative, anche se il grande risultato ottenuto dalla nostra organizzazione nazionale riguardo al riconoscimento in finanziaria della fiscalizzazione degli oneri previdenziali per le zone montane e svantaggiate per tutto il 2010 e la loro stabilizzazione ai livelli attuali per i prossimi tre anni, offre garanzie maggiori alle nostre imprese agricole, soprattutto a quelle del settore viti-vinicolo ed olivicolo del nostro comprensorio, dove l'incidenza della mano d'opera è molto elevata". Confagricoltura guarda al futuro con un ragionevole ma pacato ottimismo, e concentra il proprio impegno soprattutto su due capitoli importanti: la politica comunitaria, con la riforma della Pac e la politica nazionale, con l'applicazione della legge di stabilità dove con il progetto "Futuro Fertile" è stato presentato un pacchetto di trenta proposte di semplificazione burocratica a costo zero per lo Stato. "Tali iniziative - dichiara il presidente Poggioni - se fossero oggetto di emendamenti e di provvedimenti nei decreti legislativi, creerebbero certamente contesti più favorevoli alle nostre imprese produttive. Continueremo inoltre a vigilare sul fronte della riforma fiscale, affinché ci sia un sostanziale mantenimento delle condizioni oggi presenti per l'agricoltura".

Pubblicato il: 30/12/2010

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