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E' NATALE A MONTE RUBIAGLIO: LE ARTI DELLA POESIA E DELLA MUSICA RIEMPIONO GLI ANIMI

E, a tutti quanti: Buon Anno Nuovo 2011

di Mario Mazzantini

Splendida la chiesa parrocchiale di Monte Rubiaglio - addobbata riccamente per il Santo Natale - che ha accolto lo spettacolo "E' Natale, fra letteratura e musica". Per la verità, si tratta di una ripresa, nel senso che già lo scorso anno il sindaco Massimo Tiracorrendo aveva voluto una serata d'arte nella quale letteratura e musica, poesia e suoni si mescolassero insieme con l'unico impulso di emozionare l'animo degli spettatori. In questo 2010, cambia leggermente la formazione degli interpreti, con la giovane Silvia Siravo, attrice di teatro e cinema già di solida professionalità, che prende il posto da protagonista del padre, il notissimo Edoardo Siravo, una delle voci più amate del teatro nazionale. Non cambia, ed è grande pregio, la componente musicale: il maestro Riccardo Cambri siede saldamente al pianoforte con la gradevolissima collaborazione di due allievi sbalorditivi, seppure appena quattordicenni: Alice Ricci e Leonardo Gialletti. Ma il maestro Cambri ci sorprende perché, con assoluta imperturbabilità, imbraccia pure la fisarmonica in un paio di brani, meravigliando i presenti. A lui va anche il merito di aver confezionato l'intero spettacolo, e di averlo proposto affinché l'Amministrazione comunale di Castel Viscardo accettasse di metterlo in scena. Silvia Siravo legge brani di prosa e poesie di tanti vari autori: Papa Giovanni XXIII, Housman, Tolstoj, Ungaretti, Andersen, Gozzano e Pascoli; la voce è sicura ed emozionante, e va dritta dritta al cuore. In alcune pagine, si avvale dell'accompagnamento all'impronta del maestro Cambri, che sa dipingere affreschi sonori di notevole suggestione. Poi, nella seconda parte, un importante contributo all'arte poetica moderna: sono previste in programma poesie di alcuni autori contemporanei, quali Laura Ricci, Giuseppe Uccelletti, Santina Muzi, Nello Riscaldati e Mario Mazzantini, ossia me medesimo. Tutti accomunati dall'origine nativa di questi territori o dall'amore documentato verso gli stessi. L'attenzione del pubblico è massima, le rime dei poeti cosiddetti "locali" appassionano e convincono, riuscendo a penetrare lo spirito dei presenti e a porgere nuovi aspetti, festosi o malinconici o riflessivi, del Natale. Un ultimo tributo alla bravura del maestro Cambri, i cui meriti sono legati, oltre al fatto musicale vero e proprio, alla natura quasi missionaria della sua opera culturale. E, a tutti quanti: Buon Anno Nuovo 2011.

Pubblicato il: 30/12/2010

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