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PD: 'Il manuale di governo Còncina-Frizza prevede precipitazione e improvvisazione'

Il PD esce dall'aula per protesta sulla delibarazione riguardante il delicato tema dei swap. L'atto conosciuto dai consiglieri soltanto poco prima del Consiglio. Approvata all'unanimità, con parti riviste e concordate, la mozione Leoni sulla salvaguardia dei calanchi, che si è tradotta in un no alla terza discarica

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ORVIETO - Meno di un mese fa sull'assestamento, ieri sugli swap. Ancora una volta l'amministrazione fa ricorso a procedure "d'emergenza" per la presentazione degli atti in consiglio comunale e ancora una volta ieri il Pd ha abbandonato l'aula. Al centro la delibera relativa ad un'ipotesi di accordo tra il Comune di Orvieto e la Rbs per posticipare a giugno 2011 il pagamento della rata di dicembre dei contratti swap. L'atto è stato integrato all'ordine del giorno del consiglio soltanto alla Vigilia di Natale. I consiglieri invece che 24 ore prima hanno potuto così prenderne visione soltanto pochi minuti prima della seduta di ieri mattina. Probabilmente il Presidente del Consiglio, che, evidentemente, si avvale di un calendario pagano, si è dimenticato di Natale, di Santo Stefano e del fatto che il Palazzo Comunale restava, in quei giorni di festa, chiuso - è il commento del consigliere Marco Moscetti (Pd) - La precipitazione - che è uno dei punti decisivi, assieme all'improvvisazione, del manuale di governo "Concina/Frizza" - è giustificata, si dice, al fine di evitare lo sforamento del patto di stabilità. Eppure, sulle questioni di bilancio lavorano con somma industria un assessore reale e uno virtuale e poi innumerevoli suggeritori più o meno dotati di talento. È quindi possibile arrivare sempre in ritardo, con il fiato sul collo e infilando senza battere ciglio una serie di fiaschi ormai da collezione?". Di fronte a quella che viene definita come l'ennesima prepotenza il consigliere Donatella Belcapo ha minacciato una nuova segnalazione al prefetto. Per giunta l'atto, votato a maggioranza, sarebbe illegittimo anche da un punto di vista procedurale, secondo alcuni e in particolare secondo Gnagnarini che aveva già messo in guardia l'amministrazione dall'andare avanti su quello che viene definito un "terreno minato". Le procedure hanno comunque l'ok del segretario generale. Infine, sempre nel consiglio comunale di ieri è stato approvato l'atto di indirizzo per la tutela dei calanchi, sebbene in una versione più generica che sta suscitando le proteste degli ambientalisti. Non a caso la mozione, dopo ben tre rinvii, è stata approvata all'unanimità.

Pubblicato il: 28/12/2010

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