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Bilancio, lo spauracchio di fine anno

Il possibile sfondamento del patto di stabilità per il secondo anno consecutivo che avrebbe come conseguenza la sostanziale paralisi dei conti e dell'attività amministrativa per il 2011

ORVIETO - Tra bandi andati deserti e alienazioni non concretizzate, rischia di passare in secondo piano quello che invece è il vero spauracchio del bilancio comunale: il possibile sfondamento del patto di stabilità per il secondo anno consecutivo che avrebbe come conseguenza la sostanziale paralisi dei conti e dell'attività amministrativa per il 2011. Il rischio è quanto mai concreto in queste settimane (ne restano appena un paio da qui alla fine dell'anno) perché a quanto pare il Comune - forbici alla mano - non avrebbe ancora trovato la formula per tagliare un milione di spese. Tanto serve depennare dal bilancio dove l'impegno di spesa - il riferimento è il recente assestamento - è di 24,5 milioni di euro, mentre il limite da non superare è di 23,5. "Non sfuggirà che siamo impegnati quotidianamente per sistemare queste partite finanziarie - afferma il sindaco Toni Concina -. Stiamo lavorando sulle cifre minuto per minuto. Stiamo raggiungendo, con qualche buona notizia, le previsioni che avevamo prefissato. Invito a pazientare in ragione della definizione di rimesse e contratti che stiamo aspettando. L'obiettivo è quello di non sforare il patto di stabilità che sarebbe un problema per tutti, comprese le imprese". Ed è proprio per pagare i creditori e ridare in questo modo fiato alle imprese che lo scorso anno l'amministrazione comunale ha deciso per lo sfondamento del patto di stabilità. Allora c'era evidentemente un clima di relativa fiducia nella possibilità di rientrare nel patto nell'arco di dodici mesi. Ma a che punto stanno i pagamenti? È quello che ha chiesto il consigliere Marco Moscetti (Pd). "La parte finanziaria del Comune è una continua corsa contro il tempo - è la risposta del sindaco Concina -. Gli uffici sono assolutamente impegnati in questo progetto. Lo stato attuale è di sofferenza ma sotto controllo con delle prospettive di soluzione. L'entità del debito globale verso i creditori e più o meno pari all'entità delle alienazioni che sono state programmate (9,6mln di euro, ndr). Gli uffici sarebbero in grado di fornire gli elenchi ma non mi sembra il caso di fare delle liste di pubblico dominio perché si alimenterebbe solo la confusione e non si aiuterebbero concretamente questi soggetti".

Pubblicato il: 22/12/2010

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