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Parco dei calanchi e piano dei rifiuti, se ne riparlerà lunedì prossimo

La sospensione del Consiglio ha partorito il solito topolino, per offrire il tempo necessario ai furbi di tessere una tela che possa intrappolare i favorevoli ed i contrari

Il Consiglio comunale di ieri ha rimandato di nuovo la votazione della mozione Leoni sulla istituzione di un Parco dei calanchi, emblematico della volontà della comunità orvietana di tutelare il suo paesaggio e non permettere la costruzione di una nuova discarica, il cosiddetto terzo calanco.   Alcune posizioni sono state chiaramente contro, Ranchino, Turreni, Pizzo, Cencioni, altre a favore, soprattutto nel versante PD, molte sfuggenti. Come è nelle cose del mondo.
La sospensione del Consiglio ha partorito il solito topolino, per offrire il tempo necessario ai furbi di tessere una tela che possa intrappolare i favorevoli ed i contrari. Al di là del merito della questione, questo è un Consiglio comunale buono per giocare ai tre cantoni, non governare processi delicati come la confezione di un piano dei rifiuti centrato sul futuro e su cui poter aggregare anche i comuni dell'Orvietano.
Ci sono molti interessi in gioco, ha avuto ragione il sindaco Còncina a ricordarlo, e ci sarebbe bisogno di guide affidabili e capaci, se non altro di decidere.
Il 1 gennaio, ad esempio, partirà la raccolta differenziata nel centro storico. Qualcuno ha visto ferventi amministratori girare per scuole e circoli anziani, coinvolgere la gente in animate discussioni pubbliche per spiegare perché e come differenziare? 
Questi soni i fatti, il resto è chiacchiericcio.

Pubblicato il: 21/12/2010

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