Confcommercio. Il vescovo 'un esempio per tutta la comunità di Orvieto'

ORVIETO - "Un mio amico sacerdote venne ordinato vescovo di Ischia e mi disse che mentre tutti gli avevano preannunciato le soddisfazioni di tali incarico, quando le ebbe raggiunto tale posizioni, ebbe un'amara sorpresa. Disse". Così il vescovo della diocesi di Orvieto Todi Giovanni Scanavino, alla presentazione del romanzo di Mario Tiberi "Il salice di Pietro", ha sdrammatizzato il momento che sta vivendo e per il quale non cessa di ricevere dimostrazioni di stima e di affetto dall'intera comunità, mentre stenta ancora ad arrivare una presa di posizione unitaria del clero orvietano (alla vicenda è tornato a far riferimento anche il vicario episcopale, don Marco Nunzi, nell'omelia di domenica scorsa). Intanto, a manifestare appoggio e solidarietà al presule in attesa di una decisione della Santa Sede è anche il presidente regionale di Confesercenti, l'orvietano Sandro Gulino. Anche Confcommercio è con il vescovo Scanavino definito "un esempio per tutta la comunità di Orvieto". Queste le parole del presidente Luigi Maria Manieri: "Auspichiamo che questa dolorosa vicenda si concluda senza alcuna soluzione drastica e che il vescovo non rassegni le dimissioni. Abbiamo bisogno di una figura carismatica e propositiva, che continui il percorso già intrapreso. La nostra comunità non può permettersi di perdere una guida così importante e capace di interpretare le dinamiche e le problematiche della città, riuscendo in più occasioni anche a dare risposte di pregio, con competenza e discrezione".