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Internet@Tv, dalla televisione alla retevisione

Un nuovo libro fresco di stampa di Luca Tomassini. "Con l'affermarsi delle nuove tecnologie digitali, della convergenza fra tv e internet il panorama dell'industria delle comunicazioni si è andato arricchendo di nuove occasioni. Non a caso a fare tv ci stanno pensando in tanti, dagli operatori di telecomunicazioni ai content provider, che vedono nella rete internet nuove opportunità di business"

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un nuovo libro fresco di stampa "Internet@Tv, dalla televisione alla retevisione" (edito da Franco Angeli, con prefazione di Irene Pivetti) e un nuovo gruppo, Vetrya Spa, che, in pochi mesi, si è già affermato come player di riferimento nel mercato nazionale.

Il 2010 di Luca Tomassini si chiude all'insegna di grandi soddisfazioni.

Fondatore del Gruppo Franco Bernabè, amministratore delegato di Kelyan, fondatore e CEO di Kelyan Lab e successivamente di Xaltia, CEO di Electrosys, Itelco, e, negli ultimi tre anni, Direttore dello sviluppo di business di TIM, Direttore Business Innovation di Telecom Italia e capo di Broadband Content, Tomassini ce ne parla in questo faccia a faccia.

Da questa settimana è in libreria "Internet@Tv, dalla televisione alla retevisione", il suo diciottesimo libro. Dopo le Reti, le Telecomunicazioni, come mai,  stavolta, la Televisione? Vuol dire che il futuro era sempre stato sotto i nostri occhi e non l'avevamo visto?
"In un certo senso sì, ma non esattamente. In realtà con l'affermarsi delle nuove tecnologie digitali, della convergenza fra tv e internet il panorama dell'industria delle comunicazioni si è andato arricchendo di nuove occasioni. Non a caso a fare tv ci stanno pensando in tanti, dagli operatori di telecomunicazioni ai content provider, che vedono nella rete internet nuove opportunità di business. Alla tradizionale tv analogica terrestre si sono aggiunte la tv digitale terrestre, il satellite, l'IPTV, la WebTV, le connect tv e la hand tv. Ecco, il libro parla di questo: un percorso attraverso le nuove modalità di distribuzione dei contenuti che intende fornire gli strumenti per comprendere e affrontare il futuro della televisione".

Il suo futuro imprenditoriale, invece, in questo momento si chiama Vetrya. Di cosa si occupa esattamente?
"La domanda è ricorrente: ma voi, cosa fate in Vetrya? Cosa producete? La risposta è sempre la stessa: noi vogliamo far vivere a tutti i benefici dell'era digitale e far vedere cose che gli altri non riescono a vedere".

Ci faccia qualche esempio
"Con Vetrya stiamo aiutando le televisioni, gli editori, le media company e le grandi aziende ad utilizzare a pieno i benefici del mondo digitale. Non vorrei entrare troppo nel tecnico ma credo sia necessario fare una distinzione tra web e internet, la grande Rete. Il web è ormai modernariato (come i CD, DVD, le videocassette) eppure non tutti in Italia sfruttiamo i servizi offerti da Internet. In Vetrya crediamo fortemente nelle potenzialità della "nuova televisione" e stiamo aiutando i più grandi network televisivi e media company a sbarcare su questo nuovo mondo. Con le nuove televisioni connesse ad internet è più facile abbattere il divario culturale e portare i benefici a tutti dai servizi informativi a quelli di utilità (t-commerce, spesa online, cure mediche, certificati). Sfruttiamo, inoltre, a pieno i social networks che consideriamo facenti parte del nuovo ecosistema di relazioni, tra le persone e le imprese. Essere presenti su internet solamente con un proprio sito web oggi, al contrario di dieci anni fa, è come stare seduti in una stazione ferroviaria e vedere sfrecciare i treni che passano: è la passività.

Quello della tecnologia è un universo decisamente sovraffollato. Come si emerge?
"È un mondo straordinario quello che stiamo vivendo. In piena trasformazione e noi abbiamo voglia di innovarlo. Oggi uno dei temi ricorrenti nel mondo del business è quello dell'innovazione. Tutti cercano la "formula magica", nella maggior parte delle aziende i dipendenti partecipano a workshop creativi per dare libero sfogo alla propria inventiva. Da noi, no. Non esiste un metodo per incanalare la creatività. Nel mio team tutti partecipano razionalmente alla realizzare dei grandi servizi e applicazioni per la cosiddetta larga banda, per la nuova televisione, per le grandi aziende. Ci mettiamo in discussione tutti i giorni, con umiltà, e impariamo a diventarlo. Non pensiamo "su, adesso facciamo gli innovativi". Lo facciamo e basta".

Innovazione: uno slogan un po' sulla bocca di tutti, per lei un diktat da oltre 20 anni. Ma cosa intende lei per innovazione?
"Per me l'innovazione è (solo) la capacità di combinare le cose. In questi ultimi venti anni, pur operando su una realtà apparentemente distaccata dal sistema industriale del Paese, con le diverse realtà che ho fatto nascere abbiamo realizzato concretamente l'innovazione. Basta ricordare che con l'ex Gruppo Kelyan Lab siamo stati i primi in Europa a lanciare la TV su i telefoni cellulari. Oggi quel mondo, quei modelli di business sono radicalmente cambiati. E noi, con Vetrya, li stiamo ridisegnando".

Come? C'è una ricetta, un segreto?
"Ho un sacco di energia, tanta passione, una moglie straordinaria, due figlie native digitali che mi anticipano i tempi, un po' di quella cosa che chiamano "visione" e non ho paura di ricominciare. Certo è che nel nostro settore una sola persona non può fare nulla. Si vince in team. E il team che sto costruendo è fatto di persone eccellenti. Abbiamo assunto giovani neo laureati che sposano a pieno il modello di qualità e d'innovazione qual è quello di Vetrya".

Pubblicato il: 19/12/2010

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