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Proposta di legge regionale per l'imprenditoria femminile

Un incontro promosso dall'associazione Emily in Italia Umbria. L'iniziativa è stata pianificata e concordata con il consigliere Regionale Fausto Galanello durante "Il compleanno di Emily 2010"

di Silvia Fringuello, presidente Emily Italia in Umbria

Nei giorni scorsi, presso la sede del Consiglio Regionale dell'Umbria, si è tenuto un incontro promosso dall'associazione Emily in Italia Umbria, avente per oggetto una nuova  legge regionale per l'imprenditoria femminile. Vi hanno partecipato il consigliere regionale Fausto Galanello, la Dott.ssa Nadia Libera Imbroglini responsabile del settore Imprenditoria Sociale e Femminile di Sviluppumbria Spa e Silvia Fringuello presidente dell'associazione femminile Emily in Italia Umbria.

L'iniziativa è stata pianificata e concordata con il Consigliere Regionale Fausto Galanello, durante "Il compleanno di Emily 2010" alla presenza della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. In quella circostanza, su richiesta dell'associazione, il Consigliere si rese disponibile a favorire il procedimento di approvazione presso il Consiglio Regionale dell'Umbria di una nuova legge regionale per  l'imprenditoria femminile. 

La Regione dell'Umbria ad oggi, è sprovvista di una legge mirata all'incentivazione ed allo sviluppo delle imprese al femminile, pur avendo una massiccia presenza di imprenditrici. Nella sola provincia di Terni nel 2008 (fonte: Camera di Commercio di Terni), le titolari d'impresa erano pari al 25% circa delle imprese presenti sul territorio.In passato la vecchia legge nazionale 215, anche se di difficile accesso, ebbe un grande successo di partecipazione e coinvolgimento da parte delle donne umbre interessate ad intraprendere un percorso lavorativo imprenditoriale.

Nell'anno delle "Pari opportunità"europeo, il 2007, la Presidente del Comitato per l'Imprenditorialità Femminile di Perugia Nadia Libera Imbroglini, propose  alla Regione Umbria un disegno di legge sull'imprenditoria femminile: "Opportunità finanziarie per l'impresa femminile in Umbria", che però non ebbe seguito.

Stante la crisi economica, agli ostacoli socio-culturali alle quali sono soggette le politiche di genere, alle difficoltà delle donne ad entrare nel mondo del lavoro ed accedere al credito per lo sviluppo delle proprie imprese e viste le prossime scadenze istituzionali di programmazione e rimodulazione economica dei fondi destinati alle
 imprese, l'associazione Emily in Italia Umbria, oggi, ritiene opportuno supportare nuovamente il disegno di legge sopra citato ed invita tutte le associazioni ed i movimenti femminili della Regione Umbria e le Istituzioni preposte, quali i Centri di Pari Opportunità, ad impegnarsi affinché anche la nostra Regione sia dotata di un'opportuna e progredita legislazione in materia.

Pubblicato il: 18/12/2010

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