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Fabro. Preoccupazione del PD per Eurotrafo

Voci su possibile mobilità.

Riceviamo dal Pd di Fabro e pubblichiamo.

Il partito democratico di Fabro esprime forte preoccupazione per le voci sullo stato di possibile mobilità all'interno dell'Eurotrafo  di Fabro del gruppo Trafomec.  La situazione non è nuova alle cronache locali e si ripete periodicamente portando sconforto in tutto il territorio dell'Alto orvietano e costernazione, soprattutto in quelle famiglie dove l'ipotesi della chiusura dello stabilimento mette a repentaglio le certezze sul futuro. Quella che sembrava una preoccupazione estinguibile, affrontata fino ad ora con il ricorso alla cassa integrazione, è divenuta ormai un problema sociale di vasta portata se si ipotizza la mobilità e di conseguenza il licenziamento di alcuni lavoratori e successivamente la definitiva chiusura del complesso, già di fatto declassato a semplice stabilimento. La crisi internazionale, accentuata ulteriormente dagli sbandierati, quanto inesistenti e fantomatici, aiuti del governo di centro destra, non consente a questo territorio di favorire la permanenza di un'importante azienda che dà lavoro a decine di famiglie e di aumentarne le capacità  occupazionali.

Un disastro annunciato in pratica già da quando il partito democratico ricordava ai cittadini che,  contrariamente a quanto espresso dal premier Berlusconi, la crisi non fosse passata e che anzi il peso di questa situazione sarebbe gravato ulteriormente su famiglie, precari e lavoratori.

La preoccupazione più grande è per tutti quei lavoratori che potrebbero, a breve, perdere il proprio posto di lavoro in un territorio che non offre ancora alternative e che quindi verranno derubati della propria dignità lavorativa e della possibilità di immaginare una vita dignitosa.  Pagare le rate del mutuo, garantire un'istruzione adeguata ai propri figli, consentire ai propri cari e a se stessi  di vivere una vita degna e potersi assicurare un futuro, sono alla base di un sistema sociale al quale non vogliamo rinunciare ed è l'obiettivo primario del nostro partito. Non c'è in ballo soltanto la preoccupazione per il licenziamento per alcuni dei lavoratori già di per sé grave, ma anche il dirottamento di progettualità e lavorazioni nello stabilimento di Tavernelle, che sancirebbe in maniera definitiva la chiusura dello stabilimento di Fabro, consegnando questo territorio al baratro economico.

Ora non è più tempo di slogan urlati e di rivincite strumentalizzate, ma di una ragionata analisi del sistema che rimetta al centro il futuro dei lavoratori e dello stabilimento.

Per questi motivi richiediamo che sia improrogabile indire un incontro istituzionale in grado di chiarire definitivamente le strategie dell'azienda, ed al quale chiediamo la presenza dei principali referenti politici ed amministrativi locali, provinciali, regionali e  nazionali per verificare le scelte politiche da adottare al fine di ristabilire il diritto al lavoro, la salvaguardia della dignità dei dipendenti e la possibilità di alternative per i lavoratori.

 La politica deve  rispondere ai problemi della gente in maniera adeguata e adottare scelte forti per aumentare la qualità della vita dei nostri cittadini che hanno tutto il diritto di immaginare un futuro migliore.

Pubblicato il: 18/12/2010

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