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L'ospizio 'lager' di Monteleone posto sotto sequestro

Villa Fiordaliso, la casa famiglia finita nel gennaio scorso al centro di una spiacevole vicenda giudiziaria, è stata posta sotto sequestro giudiziario. La notifica emessa dalla Procura della Repubblica di Orvieto. Ricordiamo la storia

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Villa Fiordaliso, la casa famiglia finita nel gennaio scorso al centro di una spiacevole vicenda giudiziaria, è stata posta sotto sequestro giudiziario. La notifica del sequestro, emessa dalla Procura della Repubblica di Orvieto nell'ambito dell'indagine che sta conducendo sull'attività della struttura ed eseguita dai carabinieri di Monteleone d'Orvieto lo scorso martedì, ne ha segnato la chiusura definitiva. In base ad alcune indiscrezioni la cinquantenne titolare del centro di accoglienza, arrestata all'inizio del 2003 con l'accusa di sequestro di persona e maltrattamenti, continuava ad ospitare nella struttura, nonostante le norme amministrative glielo vietassero, quattro anziani non autosufficienti. Sebbene i legali della donna avessero fin dall'inizio assicurato che l'attività della struttura era sempre avvenuta conformemente ai principi di legge, R.E, non avendo mai ottenuto l'autorizzazione a gestire un centro di cura per anziani non autosufficienti, avrebbe continuato dunque a violare quella stessa norma. Per queste violazioni il sindaco di Monteleone, Aldo Sorci, aveva firmato l'ordinanza di chiusura di Villa Fiordaliso. In seguito a tale iniziativa, la spiacevole vicenda era finita anche di fronte ai giudici del Tar che avevano dato conferma alla validità dell'ordinanza del sindaco. Poi l'appello al Consiglio di Stato a cui i legali della cinquantunenne titolare si erano appellati "il cui esito - dichiara Simone Manna, uno degli avvocati che hanno assunto la difesa della signora - per ora non risulta. Di questa intera vicenda - prosegue l'avvocato - è stato dato un quadro a nostro avviso veramente ingeneroso, che sarà smentito nel corso del processo. Avremo modo di difenderci in ogni sede.

Dall'indagine della Procura della Repubblica- continua l'avvocato-risulterebbe che il centro di accoglienza era una specie di lager, mentre a me risultano circostanze completamente diverse, non sulla base di supposizioni e dichiarazioni delle mie assistite ma sulla base di indagini difensive svolte". Stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbero comunque raccapriccianti gli episodi di violenze e di angherie che si consumavano tra le mura di Villa Fiordaliso.

Anziani impossibilitati a muoversi, lasciati per giorni interi sul proprio letto senza venir mai cambiati, altri chiusi a chiave o sul balcone in pieno inverno, condizioni igieniche pessime. Con l'avvio del 2004 l'udienza preliminare, il processo e, probabilmente, definitiva chiarezza.

Pubblicato il: 20/11/2003

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