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Un punkabestia di Porano nei disordini di Roma

Tra le 41 persone fermate a Roma martedì in occasione dei ripetuti scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. Si tratta di S.M, 24 anni...

ORVIETO - C'è anche un punkabestia di Porano tra le 41 persone fermate a Roma martedì in occasione dei ripetuti scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. Si tratta di S.M, 24 anni, con piccoli precedenti per feste abusive. Non è dato sapere al momento a che titolo il ragazzo sia rimasto coinvolto nelle retate della polizia.

Al momento sono 26 i manifestanti arrestati dalle forze dell'ordine a conclusione dei violenti scontri che hanno paralizzato il centro della Capitale. Altri che erano stati fermati, sono stati rilasciati e denunciati a piede libero. Pesante anche il numero dei feriti, anche se lievi, tra le forze dell'ordine: 57 contusi "a causa degli attacchi subiti da parte di alcuni gruppi di manifestanti". La Questura di Roma, oltre ad Orvieto cita anche Todi - insieme a Pisa, Genova, Chieti, Pescara, Forlì, Trento, Bari, Teramo, Napoli ed Asti - tra le città di residenza dei manifestanti in questioni. Nulla trapela tuttavia sul numero dei manifestanti tuderti coinvolti. In generale per le 24 persone fermate non ci sarà interrogatorio di convalida in carcere. La Procura di Roma, "valutata l'incensuratezza di tutti gli arrestati e la loro età", dopo aver "proceduto a circoscrivere le condotte di ciascuno" ha deciso di chiedere il "giudizio direttissimo per la maggior parte degli arrestati", ha spiegato l'aggiunto Pietro Saviotti, responsabile dell'inchiesta. Il cambio di rotta porterà, quindi, davanti al giudice, in tribunale, i giovani presi durante le operazioni di ordine pubblico. Ed a quel punto le opzioni per l'organo giudicante potrebbero portare, dopo la convalida o meno dell'arresto, all'emissione di una ordinanza di custodia o ad altra misura cautelare. In ogni caso, vista la possibilità, per i difensori, di chiedere i termini, è probabile che molti di coloro che compariranno davanti al giudice, alla fine dell'udienza saranno rimessi in libertà. La procura ha anche spiegato che "nei prossimi giorni si valuteranno eventuali ulteriori fatti che dovessero emergere dagli approfondimenti investigativi".

Pubblicato il: 16/12/2010

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