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Politiche sociali nell'Orvietano. Preoccupazione del PD

Presentata una mozione, nata dalla preoccupazione che il Comune di Orvieto voglia rinunciare al ruolo di capofila in questo settore

Il  PD ha presentato al presidente del Consiglio comunale di Orvieto una mozione in cui si impegna il Comune a" mantenere il Comune di Orvieto, Comune capofila delle politiche sociali e socio-assistenziali all'interno della Zona Sociale n. 12  e nel rispetto delle leggi regionali in materia vigenti  per tutte  le motivazioni espresse in premessa, onde garantire il proseguimento dei servizi nelle diverse Aree di Intervento"primario"(Anziani,Famiglie,Minori,Disabili, ecc.);

La mozione nasce dalla preoccupazione che il Comune voglia sfilarsi da questo ruolo, probabilmente come conseguenza della elezione del sindaco Tiracorrendo di Castel Viscardo  a presidente della assemblea dei sindaci, ruolo sempre ricoperto dal sindeaco di Orvieto, che non ha apprezzato lo "sgarbo" politico.

MOZIONE

ai sensi dell'art. 32, comma 2, lettera a) del Regolamento Comunale

AMBITO TERRITORIALE n° 12

PREMESSO CHE:

-         Con delibera di Consiglio Regionale n 759 del 20/12/1999 Piano Sociale Regionale 2000/2002 venivano individuati gli Ambiti Territoriali di riferimento e che gli Enti Locali ricompresi in tali Ambiti, mediante accordo di programma, avvalendosi anche della figura del Promotore Sociale, elaborassero Piani di Zona con valenza di ambito, di durata triennale, per gli interventi e i servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari;

-         Con delibera di Consiglio Regionale n. 368  del 19 gennaio 2010 veniva approvato il secondo Piano sociale  Regionale di Zona  2010/2012 che ribadiva  e rinnovava i concetti e la necessità  della gestione associata dei Servizi sociali e socio-assistenziali;

-         Con la Legge Regionale 28 Dicembre 2009, n. 26  che disciplina la realizzazione del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali  definendo compiti, finalità, rapporti, competenze, ecc..

-         Che la Legge Regionale 26/2009 individua nell'ATI l'organo che esercita le funzioni in materia di politiche sociali ai sensi della legge regionale n. 23/2007;

-         l'ATI  adotta gli atti di indirizzo, di programmazione con riferimento in particolare ai servizi sociali, che tiene conto delle Previsioni del PRINA (Piano Regionale Integrato per la non Autosufficienza), del Piano Attuativo Locale ai fini dell'Integrazione socio sanitaria;

-         l'ATI inoltre deve garantire l'omogeneità dei Piani Sociali di Zona, l'offerta, l'equità  nella distribuzione dei servizi ed il raccordo con le altre politiche sociali locali;

-         l'ATI 4 Umbria Terni vede ai vertici gestionali  quale  Vice-Presidente il Sindaco del Comune di Orvieto, figura autorevole, rappresentativa, di garanzia e sulla quale si sono concentrati in modo unanime e condiviso tutti i consensi dei Sindaci del Comprensorio;

-         Che l'Ambito Territoriale n° 12 ora  Zona Sociale ai sensi della L.R. 26/2009, dell'Orvietano è composto dai seguenti Comuni:

-          Comune di Orvieto

-          Comune di Allerona

-          Comune di Baschi

-          Comune di Caste Giorgio

-          Comune di Castel Viscardo

-          Comune di Fabro

-          Comune di Ficulle

-          Comune di Montecchio

-          Comune di Montegabbione

-          Comune di Monteleone d'Orvieto

-          Comune di Parrano

-          Comune di Porano

-         Che come Comune capofila della Zona Sociale n. 12 è stato individuato il Comune di Orvieto;

-         Che la  Zona Sociale n. 12  dell'Orvietano ha provveduto alla individuazione:

-          Delle forme stabili di coordinamento politico istituzionale e tecnico istituzionale rispettivamente dell'Assemblea dei Sindaci e nel Promotore Sociale, con i compiti a questo assegnati  dalla Legge regionale n. 371998,dal DGR 248/2002, dalla Legge Regionale 26/2009;

-          Degli strumenti di supporto al processo programmatico nell'Ufficio di Piano, nel Tavolo Alto della concertazione e nei tavoli tematici di co-progettazione;

-          Della modalità di universalizzazione del sistema dei servizi dell'Ufficio della Cittadinanza ribadito dal Piano Sociale Regionale vigente e dalla legge regionale n. 26/2009;

CONSIDERATO CHE:

-         I fondi alle Politiche Sociali sono sempre più spesso in diminuzione, il recente Disegno di Legge di Stabilità 2011 approvato dal Parlamento taglia drasticamente il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.

In virtù di trasferimenti sempre minori da parte del Governo Centrale, come evidenziato dall'Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Casciari, in un recente incontro con l'ANCI, nel trasferimento dei fondi ai Comuni, la Regione Umbria privilegerà le forme di gestione associata dei servizi (Zona Sociale);

-         Che il Vice Sindaco del Comune di Orvieto, Assessore Rosmini, nella riunione dell'Assemblea dei Sindaci del 07 dicembre scorso, ha dichiarato la volontà dell'Amministrazione Comunale di uscire dalla Zona Sociale n.12;

-         Che l'uscita dalla Zona Sociale n.12 comporterà gravissimo pregiudizio alle attività sociali gestite direttamente dall'Ufficio di Piano  ed a quelle  socio-assistenziali ora in delega alla ASL di Terni, causando disservizi e disagi soprattutto alle categorie più deboli, agli Anziani, ai Minori, ai Disabili ecc..;

-         Che l'uscita dalla Zona Sociale n.12 va contro i principi di  sussidiarietà, complementarietà sanciti dalla legge regionale 26/2009, dal Piano Sociale Regionale, dagli orientamenti e dispositivi  legislativi regionali in  materia;

-         Che sarà causa di un aggravio di spesa  importante e non sostenibile  a  carico del  solo Bilancio del Comune  di Orvieto  per una parte già prevedibile e calcolabile e per un'altra non quantificabile ma altrettanto pericolosa per i servizi che per "Legge" i Comuni sono tenuti a fornire a Cittadini( Integrazione rette Anziani, Minori, Assistenza Domiciliare,Integrazione/scolastica ecc.)

-         Che non facendo più parte della Zona Sociale il Comune di Orvieto non potrà più beneficiare dei fondi sulle Politiche Sociali Nazionali e Regionali ora assegnati all'Ufficio di Piano dalla Regione Umbria;

-         Che l'attuale dotazione  di personale dell'Ufficio di Piano(Ufficio di Cittadinanza), sei persone e il promotore sociale, che fanno parte della pianta organica di questo Comune, ed i relativi oneri sono posti a carico della Zona Sociale e della Regione per quanto riguarda la figura del promotore e con l'Uscita dalla "Zona Sociale" si creerà una ulteriore difficoltà organizzativa/gestionale e quant'altro per la nostra  Amministrazione;

 

IL CONCOSIGLIO COMUNALE

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

 

1)       A mantenere il Comune di Orvieto, Comune Capofila, delle politiche sociali e socio-assistenziali all'interno della Zona Sociale n. 12  e nel rispetto delle leggi regionali in materia vigenti  per tutte  le motivazioni espresse in premessa, onde garantire il proseguimento dei servizi nelle diverse Aree di Intervento"primario"(Anziani,Famiglie,Minori,Disabili, ecc.);

 

Pubblicato il: 15/12/2010

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