Grande affluenza di spettatori alla conferenza su chopin organizzata dall'Isao

Orvieto. L'Istituto Storico Artistico Orvietano ha colto nel segno con la conferenza "Chopin, la leggerezza della genialità" che, sotto la coordinazione del maestro Riccardo Cambri, ha avuto luogo presso un'affollata Sala degli Incontri di Palazzo Coelli, sede della Fondazione CRO. Grande interesse hanno suscitato l'intervento del prof. Stefano Ragni, docente del Conservatorio statale di musica "Morlacchi" e dell'Università per gli Stranieri di Perugia, che ha saputo definire, con delicata arguzia, i tratti caratteriali del grande compositore polacco, soffermandosi anche sul particolare momento storico e culturale della prima metà dell'ottocento. Di natura più specifica l'argomento sviscerato dal maestro Elio Maestosi, fra i massimi didatti italiani del pianoforte, che ha descritto con grande dovizia di particolari e curiosità gli "Studi" op.10 e op.25, un corpus musicale che rappresenta, in un certo senso, il testamento tecnico-strumentale dello stesso Chopin. Maestosi ha poi deliziato la platea con alcuni personali ricordi legati alla conoscenza di quasi tutti i più grandi musicisti del Novecento, svelati con visibile commozione. Per ultimo, il maestro Riccardo Cambri ha proposto varie incisioni audio e video, interessanti in quanto rarissime, tramite le quali ha delineato i principali interpreti chopiniani a cavallo fra il XIX ed il XX secolo; particolarmente emozionanti gli ascolti dei pianisti Leschetizky e Planté, in pratica dei contemporanei di Chopin, che hanno affascinato i presenti a dispetto di una qualità sonora della registrazione estremamente scarsa. Le due ore e mezzo di durata dell'intero convegno musicale sono scorse via in un crescendo di interesse e partecipazione, a conferma di come la cultura, anche quella sulla carta più specifica e dotta, sia un mezzo di comunicazione imprescindibile per qualsiasi cittadino di qualsivoglia epoca.