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Nomine all'Ater, il PSI protesta

"Il nostro silenzio operoso- si legge nella nota del PSI- non va però confuso con acquiescenza nei confronti di decisioni che finiscono per danneggiare proprio il partito che si è adoperato per evitare difficoltà al governo regionale"

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal PSI e firmata da tutti i dirigenti provinciali eregionali. Lo scontento manifestato si riferisce alle nomine  all'Ater di Terni, che evidentemente non hanno siddisfatto gli equilibri politici, almeno per il PSI.

 

"Quando la politica delle alleanze si arrende a chi è più vorace ed urla di più, inizia il declino delle maggioranze.

 

Il PSI in Umbria ha svolto e continuerà a farlo, una azione di governo altamente positiva. Ha evitato polemiche anche quando interventi provocatori sono stati pronunciati da esponenti della maggioranza. La linea che abbiamo seguito è stata dettata dalla responsabilità nei confronti dei cittadini dell'Umbria e di una maggioranza che ha conosciuto in questa difficile stagione di avvio della legislatura diverse difficoltà; alcune dovute alle decisioni governative nazionali, altre a casi di malcostume locale, altre ancora a causa dei contrasti fra le varie componenti della maggioranza stessa.

 

Il nostro silenzio operoso non va però confuso con acquiescenza nei confronti di decisioni che finiscono per danneggiare proprio il partito che si è adoperato per evitare difficoltà al governo regionale.

 

Se si premiano, malgrado intese raggiunte, malgrado responsabilità precedentemente svolte dal Partito Socialista, i protagonisti della destabilizzazione allora cambia il quadro politico ed è inevitabile che i socialisti assumano un diverso orientamento.

 

Al PD spettava il compito di non assumersi questa responsabilità, penalizzando proprio chi ha contribuito alla stabilità dell'attuale maggioranza, invece non ha evitato per ragioni interne ad incrinare una solida alleanza.

 

E' di tutta evidenza che lo sgarbo politico consumato contro il Partito Socialista non potrà rimanere senza conseguenze".

 

 

Pubblicato il: 04/12/2010

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