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Autogestione al liceo classico di Orvieto

Marcoledì e giovedì. Il documento del comitato studentesco

Autogestione al liceo classico di Orvieto. 
Segue il documento diffuso dal comitato studentesco, che spiega i motivi dei due giorni di autigestione, oggi e domani, a sostegno del movimento di protesta contro il decreto legge Gelmini.

Il 24 ed il 25 novembre, come pure il 30, sono state grandi giornate di lotta. Gli studenti universitari, ma anche i medi, i dottorandi, i precari, i ricercatori, hanno dato vita a una mobilitazione senza precedenti, frutto di un lavoro di informazione, sensibilizzazione e iniziativa contro il DDL Gelmini che dura ormai da un anno, e le cui radici stanno nelle proteste dell'Onda contro i tagli della legge 133.

In queste settimane sono stati portati nelle strade, nelle piazze, nelle facoltà occupate, sui tetti e anche nei monumenti simbolo della cultura italiana la nostra rabbia, il nostro senso di frustrazione di fronte ad un futuro che ci viene negato, e la nostra determinata volontà di riprendercelo e costruirlo a modo nostro.

Le proteste degli studenti contro il DDL Gelmini e i tagli all'università sono state capaci di esprimere in maniera precisa e allo stesso tempo creativa, il nostro no alla privatizzazione dell'università, alla distruzione del diritto allo studio e alla precarizzazione della ricerca. Esse sono anche riuscite a affermare la nostra decisione di costruire un'alternativa dal basso, democratica e partecipata, al disegno del governo.

In questo modo si è riusciti riusciti a smascherare le contraddizioni di una riforma che secondo il Ministro Gelmini è contro i baroni e per gli studenti, ma che in realtà è sostenuta solo dalla CRUI e da Confindustria. Il dispositivo retorico del merito e dell'efficienza si è inceppato di fronte all'evidenza che questa riforma altro non è che lo smantellamento dell'università a forza di tagli, e la spartizione delle macerie tra i baroni e le aziende private.

L'approvazione del DDL Gelmini sull'Università alla camera nella giornata di ieri, mentre al di fuori la tensione veniva portata ai massimi livelli attraverso una militarizzazione completa delle maggiori città italiane, non possono portare ad altro che ad una maggiore determinazione nel portare avanti la nostra battaglia: non possiamo rassegnarci a vederci sottratto il nostro futuro.

In questo contesto gli studenti del Liceo Classico di Orvieto hanno deciso di non restare inerti, ma anzi di prendere parte attiva al processo di difesa dell'istituzione scolastica pubblica e di costruzione di un nuovo e migliore sistema di formazione, consapevoli della responsabilità che ciò comporta.

Per questo motivo gli studenti hanno iniziato oggi, Mercoledì 1 Dicembre, due giornate di autogestione della struttura scolastica.

La giornata di oggi, caratterizzata da una forte ed attiva partecipazione di tutti gli studenti ai gruppi di lavoro sulla scuola e, poi, alle lezioni di didattica alternativa, ha chiarito che gli studenti che hanno voglia di studiare non sono a casa ma nelle scuole, e che la loro non è una protesta di "fannulloni", anzi.

L'autogestione segue due linee guida fondamentali:

dare un appoggio concreto al movimento studentesco nazionale e creare uno spazio di discussione che renda gli studenti del Liceo Classico pienamente partecipi del processo di costruzione di una nuova idea di scuola.

Inoltre l'autogestione del Liceo Classico, si propone come ulteriore obiettivo quello di far rinascere sul territorio, sia a livello politico che scolastico, una seria discussione intorno alle problematiche studentesche, ormai da troppo tempo relegate a margine della vita politica cittadina.

Al termine dei due giorni, infatti, gli studenti presenteranno i documenti da loro elaborati, sottoponendoli alla visione del Consiglio d'Istituto e delle Istituzioni Politiche della città.

 

Pubblicato il: 01/12/2010

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