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Si toglie la vita dopo aver ricevuto la notizia che la Santa Sede aveva bloccato la sua ordinazione sacerdotale

 Il diacono Luca Seidita, 28 anni originario di Lecce, si è ucciso gettandosi dalla Rupe di porta Romana attorno alle 22 di ieri. Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana

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ORVIETO - Si toglie la vita dopo aver ricevuto la notizia che la Santa Sede aveva bloccato la sua ordinazione sacerdotale.

Il diacono Luca Seidita, 28 anni originario di Lecce, si è ucciso gettandosi dalla Rupe di porta Romana attorno alle 22 di ieri.

Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana.

A renderlo noto stamani il procuratore di Orvieto Francesco Novarese, secondo il quale non c'e' alcuna incertezza sul fatto che il giovane diacono si sia suicidato, gettandosi dalla rupe orvietana

Nella serata di ieri la diocesi aveva comunicato ufficialmente che l'ordinazione sacerdotale del giovane - prevista per il prossimo 7 dicembre - era stata "sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede" per motivi ancora ufficilamente da chiarire: "le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e di discernimento ecclesiale" affermava la nota.

Ordinato diacono il 6 dicembre 2009, don Luca Seidita ricopriva l'incarico di segretario vescovile, nella diocesi di Orvieto - Todi. 

Pubblicato il: 01/12/2010

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