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Biglietto di ingresso in Cattedrale. I soldi vanno all'Opera del duomo

La diocesi non percepisce neanche un centesimo. A ricordarlo è l'ufficio per i beni culturali ecclesiastici della diocesi di Orvieto - Todi

ORVIETO - È dell'Opera del Duomo la decisione di far pagare un biglietto di ingresso per la Cattedrale, la diocesi non percepisce neanche un centesimo. È l'Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della diocesi di Orvieto - Todi rilasciare dichiarazioni in merito tramite il vicario episcopale don Francesco Valentini. Don Valentini spiega come la gestione della Cattedrale sia affidata sin dalla sua edificazione all'Opera del Duomo. E che se fino al 1870 la Fabbriceria vi provvedeva tramite le donazioni e beni propri, soprattutto terrieri, dopo la confisca è lo Stato a versare alla Fabbriceria i contributi. Contributi che, come noto, soprattutto negli ultimi anni, si sono molto assottigliati e da qui la decisione dell'Opera di far pagare un biglietto per l'ingresso in Duomo. "Come confermato dall'Opera del Duomo - aggiunge don Valentini - il ricavato dei biglietti di ingresso sarà utilizzato per la vita ordinaria della Cattedrale come anche per lavori straordinari per la salvaguardia del monumento. Ad esempio, da anni si attendono il restauro del grande organo cinquecentesco, opera di Ippolito Scalza e la ricollocazione nel Duomo delle statue degli Apostoli, interventi sempre rimandati per difficoltà economiche. Ora sembra che a questi interventi come a tanti altri, si potrà mettere mano proprio con i fondi del biglietto di ingresso al Duomo". Va detto infine che "la diocesi è concretamente intervenuta ed ha preteso per tutti il libero accesso alla cappella del Santissimo Sacramento per motivi spirituali, ovunque per i residenti nella diocesi e durante le celebrazioni liturgiche".

Pubblicato il: 01/12/2010

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