Rifiuti campani. Concina: 'Prima i soldi e poi parliamo di solidarietà'

ORVIETO - "Prima i soldi e poi parliamo di solidarietà". Risoluto intervento del sindaco Toni Concina ieri pomeriggio in consiglio comunale. A poche ore dall'incontro del ministro Fitto con le Regioni, ieri, il primo cittadino ha puntualizzato la posizione dell'amministrazione comunale rispetto all'emergenza campana. Per Orvieto è una priorità innanzitutto incassare gli 1,8 milioni di euro dalla Regione Campania relativi all'emergenza precedente prima di poter accettare anche un solo sacchetto di immondizia. Non solo, Concina ha anche detto: "O si è solidali tutti o nessuno. E ad una condizione: quando in una famiglia c'è chi si rovina per giocare a carte, si può solidarizzare, ma a patto che chi gioca la smetta. Non si può rispondere agli appelli per la solidarietà ogni cinque anni. Per giunta - ha lamentato il sindaco Concina - è più di un anno che cerchiamo di capire con chi bisogna parlare per esigere il credito che vantiamo". La stessa governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini al tavolo con le regioni della scorsa settimana aveva già chiesto "maggiori garanzie" prima di decidere. Da Orvieto, in ogni caso, si è alzato un coro di "no" di fronte all'ipotesi di conferimento di nuovi camion di rifiuti da Napoli. Dal consigliere regionale, Fausto Galanello (Pd) ai Comunisti italiani, passando per il consigliere regionale, Alfredo De Sio (Pdl) e il suo capogruppo Raffaele Nevi. Senza contare che ad Orvieto sono ancora brucianti le conseguenze delle precedenti emergenze sulle quali si è appuntato l'attenzione della magistratura. Un'inchiesta che nell'aprile 2004 è sfociata, come noto, nel sequestro della discarica Le Crete. È tuttora in corso a Perugia il processo di primo grado per undici imputati tra amministratori locali, regionali, tecnici e dirigenti dell'impianto orvietano e del Consorzio rifiuti.