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Orvieto. L'approvazione della manovra di assestamento rimandata ad oggi

La documentazione arriva in extremis in Consiglio comunale con il sì stiracchiato del dirigente e dei revisori dei conti e senza passare per la commissione. Il gruppo PD è diviso tra falchi e colombe e Germani si dimette da capogruppo. Notata l'assenza degli avvocati Ranchino e Turreni

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ORVIETO - La manovra di assestamento arriva in extremis in Consiglio comunale con il sì stiracchiato del dirigente e dei revisori dei conti e senza passare per la commissione. L'effetto è dirompente e lo è ancora una volta soprattutto per il Pd: Giuseppe Germani, in disaccordo con Donatella Belcapo che ha sostenuto la linea dura dell'illegittimità degli atti contro la disponibilità del partito a riunire la commissione, si è dimesso da capogruppo, mentre le pratiche piene di perplessità sono state aggiornate: la manovra di assestamento al pomeriggio di oggi, dopo la regolare commissione che si è svolta ieri sera, a consiglio sospeso, la ricognizione sulle partecipate, invece, è stata rinviata a lunedì prossimo 6 dicembre. Ma andiamo con ordine. E partiamo dalla manovra di assestamento che il Comune - assente l'assessore Romiti - ha messo nero su bianco in zona cesarini, dando per chiusa la trattativa privata con Interparking Italia srl. Il tutto sulla base di una lettera d'impegno della società: "si ha motivo di ritenere che vi siano i presupposti affinché la procedura per la concessione dei parcheggi si concluda positivamente entro la fine dell'esercizio finanziario" è scritto testualmente nella relazione di Romiti che accompagna la manovra. Tanto basta al Comune per accertare 2,8 milioni di euro in entrata entro il 31 dicembre. Se lo fanno bastare anche i revisori, o almeno due su tre, perché Anna Gribaudo non è presente al collegio riunitosi a tre ore dal consiglio. E anche chi rilascia parere favorevole esprime comunque fortissime perplessità: "la posta d'entrata viene mantenuta in bilancio - scrive il collegio - solo ed esclusivamente sulla base della nota 42994 del 29/11/2010 del direttore generale corredata dalla generica manifestazione d'interesse inviata dalla ditta interessata". I revisori ritengono anche opportuno precisare che "la ditta aveva già in precedenza manifestato interesse, alle stesse condizioni economiche al processo di esternalizzazione a cui però non aveva mai dato seguito con una concreta formalizzazione". Sulla base di tutto ciò il collegio afferma chiaramente che "in merito all'attendibilità di tale posta l'importo mantenuto sia di difficile accertabilità entro il 31 dicembre 2010" ed esprime "forti perplessità sul mantenimento degli equilibri e sull'attendibilità delle previsioni in entrata sulla base degli accertamenti realizzabili nell'esercizio in corso". Sia il dirigente Dino Bronzo che i revisori poi sollecitano l'amministrazione ad attivare le procedure per le alienazioni. Per l'opposizione è chiara l'illegittimità degli atti, con il consiglio comunale sospeso si è deciso tuttavia di riunire la commissione e aggiornare la seduta al pomeriggio di oggi. La linea di Germani contestata dalla Belcapo produce le dimissioni del capogruppo che, a sorpresa, lascia il palazzo comunale. Nel frattempo si è deciso anche il rinvio della ricognizione sulle partecipazioni che doveva servire a deliberare l'uscita dall'ex Cmm, dal Vato e la chiusura di Rpo srl. Quest'ultima sembra verrà salvata perché se il Comune non dovesse affidare i parcheggi e dovesse ripiegare sulla gestione in house potrebbe ricorrere proprio ad Rpo. In ogni caso di questo punto si discuterà, lunedì prossimo 6 dicembre.

Pubblicato il: 30/11/2010

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