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Lunedì 29 novembre parte Pedibus - Strade di Casa

Ad Orvieto, a scuola come una volta. Il progetto Pedibus, cosa è, perché, come funziona. Gli itinerari

Lunedì 29 novembre parte Pedibus / Strade di Casa.

Fischio d'inizio alle 7.45 sui tre percorsi selezionati di: Piazza San Giovenale, Piazza XXIX Marzo e Piazza Cahen con direzione Piazza Marconi.

Illustrati i percorsi, i punti d'incontro e le modalità generali di partecipazione al progetto Pedibus / Strade di Casa che consente agli alunni della scuola elementare "Luigi Barzini" di Orvieto di percorrere a piedi il tragitto casa/scuola, e viceversa.

L'iniziativa prende avvio lunedì 29 novembre con appuntamento alle ore 7,45 sui percorsi selezionati di Piazza San Giovenale, Piazza XXIX Marzo, Piazza Cahen e direzione Piazza Marconi. Gli alunni saranno accompagnati da due adulti volontari che guideranno questo speciale autobus umano assicurando un percorso sicuro, sano e divertente.

Il progetto è stato presentato da  Massimo Rosmini assessore alle Politiche sociali, Marco Mattorre direttore del distretto n. 3 dell'Asl di Terni, Tonino Ciarlora promotore sociale dell'Ufficio di Cittadinanza, Monica Dal Monte dirigente della Scuola Elementare "L. Barzini".

Presenti anche il tenete Enrico Sacco della Polizia Municipale, Marco Cristofori dell'Ufficio promozione della salute dell'Asl, Mirella Cleri psicologa presso il Consultorio, Piergiorgio Oliveti direttore di Cittaslow, i rappresentanti delle associazioni di volontariato ed alcuni genitori.

"Pedibus, che è un po' l'andare a scuola come una volta - ha detto l'assessore Rosmini - ha in se molti aspetti: di mobilità, di vivibilità della città ma sopratutto una grande valenza sulla salute dei bambini". "Se il progetto avrà buon esito - ha aggiunto - potrà essere riproposto anche in altre parti della città. I percorsi sono in tutta sicurezza e su questo la vigilanza urbana sarà parte attiva. Il Comune ha speso il massimo delle competenza e, a giudicare dalla risposta positiva della cittadinanza e delle categorie, possiamo dire che le tematiche della sicurezza, della socialità e della prevenzione della salute sono patrimonio oltre che dell'Amministrazione comunale di tutta la cittadinanza che è sempre più consapevole. Abbiamo registrato grande adesione delle associazioni dei commercianti disponibili lungo il percorso per qualsiasi tipo di emergenza. Il progetto è buono, aggregante, gioioso e coinvolgente per la città. Questo ci dà modo di continuare su questa strada e speriamo che il progetto possa ampliarsi. La scuola, infine, ho un ruolo fondamentale perché parte attiva della nostra comunità".

Nel portare il saluto del direttore generale Vincenzo Panella, Marco Mattorre ha sottolineato"la stretta collaborazione fra il Comune e le strutture territoriali dell'Asl nella concretizzazione di questo progetto su cui l'Asl crede molto. E' importante sensibilizzare le famiglie infatti, sulla prevenzione della salute attraverso le buone abitudini. Il camminare è una attività fisica moderata che ha ripercussioni importanti sulla salute individuale. Gli effetti del camminare, che è altra cosa dal correre, sono importanti per una blanda stimolazione dell'apparato muscolare che viene però sollecitato in toto. Infatti, camminare sollecita l'attività cardiaca e l'apparato osteo-articolare in modo moderato. Ha effetti utili per l'equilibrio del metabolismo e ha una notevole azione sull'equilibrio dei grassi nel sangue. Per la popolazione infantile è importante la prevenzione dell'obesità, poiché stanno emergendo dati preoccupanti anche in ambito provinciale. Per i bambini è oltremodo importante perché stimola in loro la socializzazione.

"Il progetto Pedibus fa parte delle proposte dell'associazione 'la città di tutti' che raccoglie tutte le associazioni" ha detto Tonino Ciarlora. "Il primo ad essere stato attivato interessa la disabilità, ovvero l'abitudine all'occupazione degli spazi auto riservati ai disabili da parte di coloro che non ne hanno diritto. Il secondo è proprio 'Pedibus / Strade di casa' per dare la possibilità ai bambini del centro storico di andare a scuola e tornare in maniera autonoma. Vi aderiscono circa 70 bambini e oltre 30 genitori volontari. Il valore aggiunto di questo progetto è proprio l'attività di volontariato offerta dai genitori e dai cittadini. Un progetto che verrà costantemente monitorato per migliorarlo e farlo crescere. Tra febbraio e marzo partirà il terzo progetto che tende a misurare la qualità delle relazioni interpersonali negli uffici pubblici ed attività commerciali". 

"La scuola ha aderito con entusiasmo al progetto sensibilizzando le famiglie, perché esso è in linea con il nostro piano di offerta formativa legato al benessere psicofisico e relazionale" ha detto Monica Dal Monte. "Per la scuola l'idea del Pedibus ha una grande valenza perché: 1) diventa finalmente protagonista del territorio; 2) da tempo cerchiamo una rapporto costruttivo con i genitori oltre che con le istituzioni; 3) il progetto è un po' la ciliegina di una serie di azioni che stiamo concretizzando nella direzione della promozione del benessere e della salute. Azioni per le quali è inserita nella rete degli obiettivi didattici della programmazione ministeriale. Il progetto, inoltre, è un altro piccolo tassello del puzzle che il Comune di Orvieto ha creato negli anni per promuovere la corretta alimentazione dei bambini, a partire dalle mense scolastiche o con la promozione della colazione a scuola. Sono molto contenta di questa iniziativa e sono certa che dal progetto nasceranno altre cose importanti. Un progetto davvero formativo per i futuri cittadini di domani".    

Un forte e convinto plauso all'iniziativa è stato espresso, infine, da Piergiorgio Oliveti secondo il quale "il Pedibus può essere davvero un esempio per altre modalità ed altri progetti nell'ottica delle azioni portate avanti dal movimento Cittaslow. Il senso di responsabilità sociale di tutti è di grandissima importanza. Il patrimonio sociale di Orvieto in questo senso è notevole e con questo progetto viene impegnato nella sua globalità. Pedibus quindi è un bell'esempio di doppio binario di educazione. L'Associazione della Cittaslow potrà dare il suo contributo per aiutare e far circolare la promozione di certi valori".

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Il progetto Pedibus/Strade di Casa nasce da un'idea del gruppo di lavoro dell'Ufficio della Cittadinanza all'interno dell'Associazione di promozione Sociale "La Città di Tutti" (aderente la Rete delle Città del Sorriso) di cui il Comune di Orvieto è uno dei soci fondatori.

"Strade di Casa", che in altre realtà italiane è conosciuto con il nome di Pedibus o Piedibus, si ispira ai principi e alle linee direttive del progetto "Città Sane" presentato dall'OMS ad Ottawa nel 1986; tale iniziativa, che vede la collaborazione di vari enti e figure del volontariato e della società civile, permetterà ai bambini che frequentano le scuole elementari di sperimentare un modo nuovo, sano, sicuro, divertente ed ecologico di andare a scuola.

Il progetto è stato presentato, condiviso ed elaborato in collaborazione tra: Comune di Orvieto Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Viabilità e Trasporti, Scuola primaria Luigi Barzini, Asl 4 U.O. di Epidemiologia, Biostatistica e Prevenzione della Salute, Associazioni dei Commercianti (Confesercenti e Assocommercio), Centro Anziani di Orvieto, Consiglio di Zona di Orvieto Centro, Avis Orvieto, Associazione Rane22, genitori dei bambini che frequento la scuola Luigi Barzini.

Prende avvio nell'anno scolastico 2010/2011 e prevede la sperimentazione di percorsi sicuri casa/scuola e viceversa finalizzati a far riappropriare i bambini del piacere di camminare sperimentando momenti di solidarietà sociale e contribuire a salvaguardare la nostra città diminuendo il traffico e l'inquinamento.

Per dare vita al progetto sono state compiute alcune azioni concrete innanzitutto, un primo incontro con la scuola, l'Asl, le associazioni di volontariato e le associazioni dei commercianti.

Sono state condivise le varie fasi del progetto e, insieme con il comandante della Polizia Municipale del Comune di Orvieto sono stati elaborati 3 percorsi che attraversano il centro storico, cercando di coprire il più possibile tutti i tragitti dei bambini.

Le tre direttrici principali sono:

Percorso Rosso con partenza da Piazza San Giovenale alle ore 7.45 ed arrivo alle ore 8.15 alla scuola di Piazza Marconi; sono previsti punti di "salita" dei bambini a Via Filippeschi, Piazza S.Andrea, Torre del Moro, Vicolo di Maurizio.

Percorso Giallo con partenza da Piazza XXIX Marzo alle ore 7.55 ed arrivo a scuola alle ore 8.10; punto di "salita" Piazza San Angelo.

Percorso Arancione con partenza da Piazza Cahen alle ore 7.45 ed arrivo a scuola alle ore 8.15; punti di salita Piazza Montemarte (Fontanasecca), Piaza Monaldeschi, Piazza San Angelo.

Ogni punto di salita viene segnalato da una apposita palina realizzata a misura di bambino, quindi ben riconoscibile da tutti, che contiene il logo del progetto, il nome della fermata, l'orario e lo svolgimento del percorso. La posizione ottimale delle paline è stata visionata, fissata e autorizzata dal Comandante della Polizia Municipale. Più avanti, a sperimentazione avviata, saranno segnati i percorsi anche in orizzontale mediante segnaletica sul pavimento stradale che consisterà in simboli di riconoscimento (stelle o impronte dei piedi) per gli stessi partecipanti al progetto.

Alla realizzazione del progetto si è arrivati dopo una prima comunicazione e richiesta di adesione alle famiglie inviata congiuntamente dal Comune e dalla Scuola alla fine dell'anno scolastico passato, a cui hanno risposto circa 90 famiglie. Poi a settembre c'è stato un incontro con queste famiglie per prendere accordi sull'avvio del progetto dettagliando ulteriormente le notizie sui percorsi. Questa volta hanno risposto 68 famiglie, ovvero 68 bambini e diversi genitori in qualità di accompagnatori volontari che partecipano al progetto in veste di "autisti e controllori" del Pedibus.

Per essere maggiormente visibili e riconosciuti dagli automobilisti a dalle persone i bambini e volontari indosseranno giacchetti catarifrangenti di colore giallo e arancione acquistati dal comune. I volontari del Pedibus godono di copertura assicurativa da parte del comune mentre i bambini sono coperti dall'assicurazione scolastica che si estende da ½ ora prima dell'entrata a scuola a ½ dopo l'uscita; i volontari sono dotati, inoltre, di telefoni cellulari, sempre forniti dal comue, attraverso i quali potranno essere avvertiti sia dai genitori per eventuali cambi, che dal personale del comunale o della scuola per qualsiasi cambio di attività o comunicazione da dare.

Ogni settimana viene redatto un "giornale di bordo" contenente l'elenco dei bambini e le relative "fermate a piedi", nonché l'elenco dei volontari disponibili.

Il progetto è stato realizzato con il contributo economico concesso all'Ufficio della Cittadinanza dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e da Cassa di Risparmio di Orvieto.

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Cos'è il pedibus

- è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un "autista" davanti e un "controllore" che chiude la fila.

- come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle "fermate" predisposte lungo il cammino, rispettando l'orario prefissato.

- viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente. Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po' di indipendenza.

- è una realtà in molti paesi del mondo e in Italia, è il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola.

- nasce in ogni scuola e in ogni comunità dove ci sono genitori disponibili e volontari civili che mettono a disposizione un po' del loro tempo per gli altri.

Perché il pedibus

Nel bambino che cresce la possibilità di fare esperienze autonome è una esigenza fondamentale. Muoversi fuori da casa sviluppa l'autostima, e contribuisce a un sano equilibrio psicologico. Questa sola motivazione basterebbe per convincerci a mandare i nostri figli a scuola da soli, ma in realtà ce ne sono molte altre.

All'entrata e all'uscita dei bambini, le scuole vengono prese d'assalto dalle automobili che congestionano l'intera zona di traffico. Paradossalmente sono proprio gli adulti che per proteggere i propri figli contribuiscono ad aumentare i pericoli e il degrado dell'ambiente. Promuovere l'andare a scuola a piedi è un modo per rendere la città più vivibile, meno inquinata e pericolosa. Il Pedibus permettere di cambiare certe abitudini e consente una scelta semplice ed efficace.

Inoltre, dai dipartimenti epidemiologici delle Asl viene segnalata una patologia in aumento a ritmi preoccupanti nel mondo infantile: l'obesità. Pigri e soprappeso, i bambini camminano troppo poco, e gli adulti non danno il buon esempio contribuendo alla loro pigrizia con la facilità dei "viaggi scolastici" in macchina. I pediatri insegnano che mezz'ora di cammino al giorno basta ad assicurare il mantenimento della forma fisica durante la crescita ed è in grado di prevenire molte gravi malattie croniche. Andare a scuola a piedi ha in più un'azione socializzante: è un'occasione per parlare, farsi nuovi amici ed arrivare di buon umore e pimpanti all'inizio delle lezioni. Si impara l'educazione stradale sul campo e si diventa pedoni consapevoli. Ultimo, ma non meno importante, il lato ecologico del progetto: andando a scuola a piedi si contribuisce a ridurre l'inquinamento e la congestione del traffico in punti particolari della città.

 

Come funziona il Pedibus

- come un vero autobus, con un suo itinerario, degli orari e fermate precise e stabilite.

- presta servizio tutti i giorni, con qualsiasi tempo, secondo il calendario scolastico.

- i bambini si fanno trovare alla fermata per loro più comoda indossando la pettorina ad alta visibilità.

- se un bambino dovesse ritardare sarà responsabilità dei suoi genitori accompagnarlo a scuola.

- il Pedibus è sotto la responsabilità di due adulti: uno "autista" ed uno "controllore".

- l'adulto "controllore" compila un "giornale di bordo" segnando i bambini presenti ad ogni viaggio.

- Anche i bambini che abitano troppo lontano per raggiungere la scuola a piedi possono prendere il Pedibus, basterà che i genitori li portino ad una delle fermate.

I genitori responsabili di ogni singolo Pedibus, ne garantiscono l'avvio e il mantenimento. 

Pubblicato il: 28/11/2010

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