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Cristina Calcagni aderisce ad Alleanza per l'Italia ed è coordinatore ad Orvieto

L'ex assessore entra nel progetto e abbraccia lo slogan  del movimento "La mia città è l'Umbria" . La Calcagni è stata nominata anche dirigente regionale dell'ApI

di Nevio De Zolt coordinatore regionale  Alleanza per l'Italia

Nei giorni in cui ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, gli italiani tutti devono interrogarsi sulle cause che rendono così distante, non solo temporalmente, quel periodo storico in cui tante persone di cultura e origine assai differente, si spesero per la creazione di un futuro comune in una nazione moderna.

Mai come in questo momento la politica sembra lontana sia da quei passati impeti che, drammaticamente, dal presente: cittadini incerti e sfiduciati dal terribile degrado che si avverte sulla scena pubblica, giovani già disillusi del futuro che li aspetta, piccoli imprenditori e professionisti delusi dalla mancata rivoluzione liberale berlusconiana e, non ultimi, riformisti consapevoli dell'involuzione della sinistra ormai incapace di comprendere il cambiamento in atto nel paese.

A questo "vuoto di politica" e di "sfiducia collettiva" a cui molti imputano le cause del declino economico, culturale e morale dell'Italia e che non risparmia neanche la nostra regione, Alleanza per l'Italia ritiene sia arrivato il momento di rispondere  con la cultura del buongoverno e della partecipazione, per riprendere un percorso in comune tra cittadini, amministratori e istituzioni e superare questa difficile situazione.

·         Buongoverno che significa FARE, amministrare con efficacia, a tutela dei cittadini e non del proprio tornaconto politico, nel rispetto di convinti principi morali.

 Buongoverno  che significa fare scelte adeguate, lungimiranti e partecipate anche con obiettivi a medio/lungo termine, con il coraggio di abbandonare la logica delle scelte "facili" e populistiche, delle promesse elettorali disattese, dei favori agli amici ed agli amici degli amici, dei progetti sbandierati e poi abbandonati per l'incapacità di reperire le coperture finanziarie, dei tagli di bilancio che colpiscono solo le fasce più deboli della cittadinanza.

·         Partecipazione che significa riprendere il proprio spazio all'interno del processo democratico, che significa tornare ad essere cittadini, artefici liberi delle proprie scelte politiche, cittadini in grado di controllare l'operato dei propri rappresentanti e non più sudditi stanchi e disillusi, preda di oscuri meccanismi volti solamente (quando va bene) a raggiungere interessi di bottega politica.

Noi pensiamo che sia giunto il momento di superare la sterile e inutile contrapposizione  di questo bipolarismo forzato, provando e scommettendo in  una nuova via, un centro che sia punto di mediazione e non di scontro.

Un nuovo polo che non rappresenti solamente la raccolta dei delusi e degli incompresi transfughi dagli altri due schieramenti che - pure è politicamente necessario -  ma  che costituisca un polo di appartenenza ideologica e culturale, un movimento che metta al centro la persona e ne interpreti e ne tuteli i bisogni e le aspirazioni.

Un movimento che sia fatto di gente per bene, che rappresenti chi abita e lavora in questa regione: donne e uomini che decidono di mettersi in causa con coraggio per il bene del proprio territorio, che siano capaci di essere punto di riferimento non solo della loro parte politica  ma di tutti i cittadini, che lavorino con competenza e che siano in grado di veicolare i principi dell'alleanza con altre forze convergenti sui temi della democrazia, delle istituzioni, della legalità, di un'economia liberale, di vicinanza alla società civile, di confronto con le altre forze politiche e non solamente di facile e sterile scontro, che troppo spesso serve a mascherare le proprie incapacità progettuali e a nascondere la pochezza dei programmi.

Con queste convinzioni è stato naturale che nel nostro percorso politico incontrassimo Cristina Calcagni, che ha assunto l'incarico di coordinatrice di Alleanza per L'Italia - API per Orvieto e nel contempo ha anche accettato di far parte del coordinamento regionale.

Siamo convinti che il profondo amore che la lega alla sua terra e l'impegno politico che ha sempre profuso saranno estremamente utili anche a livello regionale, nello spirito dello slogan che abbiamo adottato "La mia città è l'Umbria" .

 

 

Pubblicato il: 26/11/2010

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