Ad Orvieto 'Slow wine 2011'

ORVIETO - Niente punteggi e una descrizione che non si interessa solo dei vini, ma anche degli uomini e delle loro vigne. Perché ascoltare il territorio e ritornare nei vigneti è la filosofia da cui è nata "Slow wine 2011", la nuova guida enologica edita da Slow Food Editore, presentata ieri mattina per l'Umbria, a palazzo del Gusto, da Fabio Pracchia di Slow Food Editore, caporedattore Slow Wine, e Giampaolo Ciancabilla, coordinatore della guida per l'Umbria. Presenti la fiduciaria della condotta Slow Food di Orvieto, Carla Lodi, il sindaco della città di Orvieto, Toni Concina e l'assessore comunale alla Cultura, Antonio Barberani.

Dopo il lungo sodalizio con il Gambero Rosso, Slow Food si lancia in una nuova esplorazione dei territori, con una squadra di circa 200 collaboratori che ha visitato personalmente ogni azienda. Quarantatré le cantine umbre presenti in guida, otto quelle orvietane, di cui una - Palazzone - ha ricevuto anche il riconoscimento della "Chiocciola" e di "Grande vino" per l'Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2007. Le altre orvietane che hanno trovato posto in "Slow Wine 2011" sono: Le Velette, Falesco, La Carraia, Decugnano dei Barbi, Barberani, Castello della Sala e Custodi.

L'appuntamento per scoprire i vini umbri secondo Slow Food è per domani a partire dalle 15,30 fino alle 20 al palazzo del Gusto. All'interno dei locali dell'enoteca regionale dell'Umbria saranno i produttori, nei loro stand, ad accogliere i visitatori per fare assaggiare i vini delle loro cantine. Alle 17.30, nella sala conferenze, Fabio Giavedoni, curatore della guida Slow Wine 2011, illustrerà ai presenti le principali caratteristiche di questa prima edizione. Seguirà un interessante focus sui paesaggi del vino in Umbria a cura della professoressa Lucilia Gregori dell'Università degli Studi di Perugia. (S.T.)