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IL Casermone potrebbe essere parcellizzato e venduto. E nessuno si scandalizza

di Dante Freddi Alla faccia del "progetto Orvieto nel futuro", della visione di sviluppo del centro storico e così innanzi a profavole. La "città di gomma" assorbe e tace. Sta prendendo piede un fatalismo preoccupante e nessuno si ribella più, come in Italia...

foto di copertina

Il consigliere comunale orvietano del PDL Carlo Sborra, in occasione del Consiglio comunale de 22 scorso, durante la discussione delle question time, ha posto al sindaco un quesito esistenziale per Orvieto. Ha chiesto con semplicità: "quale è la situazione sul casermone? Si andrà alla vendita?". 
Il sindaco, nonostante l'evidente sproporzione tra la domanda e la possibilità di rispondere compiutamente in  pochi minuti, ha ricordato che "l'argomento fa parte delle questioni fondamentali del presente e futuro della nostra città. E' in atto un dibattuto su diversi tavoli. Non vorrei considerare quell'immobile come un mostro intoccabile ma un modello di ri-partenza di tantissime attività e comparti della città. La decisione sulla vendita o meno, messa così, è semplicistica. Dobbiamo arrivare ad una strategia condivisa tra noi tutti. La questione non è né di destra né di sinistra, ma deve essere affrontata come una strategia cittadina. Assieme ai membri della Giunta sto in continua attività per raccogliere informazioni nuove e capire meglio le vecchie, ovvero per conoscere e verificare le passate manifestazioni di interesse".
Fin qui tutto bene. Il sindaco ha voluto dire a noi cittadini "sto lavorando " e a Sborra "ma ti pare questo il momento per porre domande del genere?".
Poi, però, l'onestà intellettuale di Còncina ha preso il sopravvento e per rispetto nei confronti del consigliere ha continuato a rispondere.
E qui c'è la notizia, una cattiva notizia. Il sindaco ci informa che "Il complesso, dato il suo interesse, potrebbe essere parcellizzato".  Il testo integrale, per ovviare qui pro quo, è a piè di pagina e proviene dall'ufficio stampa del Comune.
Quindi, data per scontata la vendita, di cui ormai non si discute più e che soltanto un paio d'anni fa avrebbe fatto rivoltare mezza città, ora si vuole parcellizzare il Casermone.
Parcellizzare significa che si vuole dividere in parti e vendere secondo le richieste del mercato.  Probabilmente ottima soluzione per avere soldi prima possibile, almeno delle parti pregiate, poi il resto, usando una figura gastronomiche,  tutto in salsicce.
Alla faccia del "progetto Orvieto nel futuro", della visione di sviluppo del centro storico e così innanzi a profavole.
E' infatti difficile immaginare che un frazionamento subalterno al mercato possa coincidere anche con un progetto organico, quale che sia. E' più facile il contrario, che il progetto venga costruito in base alle offerte ed adattato furbescamente,  con un piccolo sforzo di omogeneizzazione, tanto da sembrare una decisione.

In città sta prendendo piede un fatalismo preoccupante e nessuno si ribella più, come in Italia. Un po' per volta viene assimilato tutto, è sufficiente evidenziare che "non ci sono altre possibilità".
Debito, parcheggi, Casermone, discarica, gestione rifiuti, casello nord, viabilità, cultura etc: "non ci sono altre possibilità" e le responsabilità sono di altri, di Provincia, Regione, di Mocio fino a Cimicchi e giù giù, poi del tempo,  del mercato, della crisi, del destino.
L'indebitamento della città sembra giustificare tutto e si passa sopra con leggerezza straordinaria a scelte improponibili, ad assenze clamorose, ad errori manifesti.


Segue il brano di Còncina citato sopra.

"Ci sono evidentemente interessi diversi, con imprenditori che hanno idea di acquistare l'intero immobile con condizioni finanziare poco attraenti. Ma c'è anche la moda di ricercare la vendita di singoli pezzi. Noi abbiamo bisogno di farci una strategia complessiva e di vedere cosa vuole il mercato. Oggi sono molte le caserme in vendita e pochi i compratori. Presso l'Agenzia del Demanio mi sono interessato per conoscere quali sono le eventuali cordate finanziarie che potrebbero avere interesse. Ci sono gruppi finanziari internazionali che si stanno guardando intorno. Il complesso, dato il suo interesse, potrebbe essere parcellizzato. Sicuramente, in sede di Giunta, di commissioni consiliari e di Consiglio Comunale continueremo a monitorare l'argomento".

 

 

Pubblicato il: 24/11/2010

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