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Al via l'ambizioso progetto 'Per una cittadinanza attiva delle donne' dell'associazione 'Il filo di Eloisa'

Prende il via sabato 27 novembre, alle ore 17,00 presso la Sala del Carmine di Orvieto. Due generazioni a dialogo sulla trasmissione dei percorsi e delle pratiche politiche delle donne. Intervengono Lea Melandri e Ilenia de Bernardis

Prende il via sabato 27 novembre 2010, alle ore 17,00 presso la Sala del Carmine di Orvieto, nell'ambito della decima edizione della rassegna Venti Ascensionali, il progetto "Per una cittadinanza attiva delle donne" che l'Associazione Culturale "Il filo di Eloisa" di Orvieto realizzerà nell'arco di un anno  all'interno  della Progettazione Sociale del Cesvol di Terni.

 

Questo primo  appuntamento, dal titolo Forme della trasmissione verso le nuove generazioni dei percorsi e delle pratiche politiche delle donne, vuole mettere a confronto due generazioni per esplorare come ha funzionato il passaggio di testimone. Circa quarant'anni fa, infatti, faceva il suo ingresso nella vita pubblica una generazione imprevista di donne, destinata a cambiare in profondità il rapporto tra i sessi e le categorie stesse della politica. Nel medesimo tempo, ne nasceva un'altra che per effetto di quella rivoluzione avrebbe potuto vivere, se non in modo meno problematico sicuramente meno oppressivo, la propria appartenenza al sesso femminile.

Come è avvenuta e quali difficoltà ha incontrato la trasmissione di saperi, pratiche sociali e politiche così innovative, saranno gli interrogativi intorno a cui dialogheranno Lea Melandri,  saggista e docente della Libera Università delle Donne di Milano e Ilenia de Bernardis, ricercatrice di letteratura italiana all'Università di Bari, del gruppo Di Nuovo. Coordina Ornella Cioni, presidente del Filo di Eloisa.

Verrà proiettato il DVD "Libere", con Lunetta Savino e Isabella Ragonese, tratto dall'atto unico scritto da Cristina Comencini per l'associazione Di Nuovo.

 

Il filo di Eloisa è un'associazione di volontariato costituita a Orvieto nel 2007 per ricordare la figura di Eloisa Manciati, giovane intellettuale orvietana scomparsa prematuramente nel giugno 2006, che tanto si è prodigata, a Orvieto e in altri luoghi d'Italia, per la cultura e il vivere sociale e, in particolare, per la valorizzazione e la trasmissione del pensiero femminile.

L'Associazione, particolarmente attenta alla necessità della presenza attiva delle donne nella società, per combattere le situazioni di marginalità e di disagio che tuttora si creano a loro danno nel nostro contesto socio-culturale, intende promuovere con questo progetto, attraverso una serie di incontri seminariali aperti a tutta la cittadinanza e attraverso un lavoro di messa in rete con Istituzioni, Associazioni, luoghi significativi del pensiero e della pratica politica delle donne, un percorso di conoscenza, di consapevolezza e di stimolo ad una maggiore  partecipazione alla vita pubblica.

 In questa ottica, gli incontri si muoveranno in un ampio orizzonte esplorando nella prima parte (novembre-dicembre) il lungo percorso dall'emancipazione al pensiero della differenza, le pratiche politiche delle donne, le forme della trasmissione verso le nuove generazioni, con il coinvolgimento anche dei docenti e degli studenti delle scuole superiori di Orvieto; nella seconda parte (febbraio-aprile 2011) si affronteranno i problemi del lavoro e dei diritti, mettendo a confronto luoghi fecondi della elaborazione del pensiero delle donne con rappresentanze di delegate sindacali della nostra realtà e con uno sguardo alle tematiche della immigrazione e della numerosa presenza delle cittadine straniere sul nostro territorio. L'incontro conclusivo sarà dedicato al tema della rappresentanza politica, mettendo a confronto esperienze e testimonianze di amministratrici dell' ambito comunale, provinciale e regionale, a partire dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, che ha già dato la sua disponibilità a partecipare.

Questa l'essenza di un ambizioso progetto che si incardina sul territorio, spazia sulle esperienze più significative a livello nazionale, vuole essere propositivo e cercare di coinvolgere,  sul tema nodale della cittadinanza delle donne, persone di diverse appartenenze sociali e culturali, cercando di creare spazi di confronto e relazione.

Pubblicato il: 24/11/2010

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