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Paglia in piena, un'infinità di allagamenti, strage di animali da cortile

È il disastroso bilancio dei danni causati dalle abbondanti precipitazioni che tra domenica sera e domenica notte si sono abbattute sull'Orvietano. Sul campo una task force di protezione civile, vigili del fuoco e forze dell'ordine

ORVIETO - Paglia in piena: chiusi i ponti dell'Adunata e di Allerona, danni ingenti alle colture e alle imprese, scomparso il parco dei laghetti di Ciconia, un'infinità gli allagamenti. E come sempre è tornata anche la strage degli animali da cortile nelle baracche abusive sulle sponde del fiume. È il disastroso bilancio dei danni causati dalle abbondanti precipitazioni che tra domenica sera e domenica notte si sono abbattute sull'Orvietano ma soprattutto nella zona dell'Amiata i cui torrenti hanno ingrossato il fiume Paglia facendolo esondare in più punti: i primi problemi si erano registrati già dal pomeriggio in località Elvella a San Casciano dei Bagni, poi attorno alle 20 la piena è arrivata ad Allerona e due ore più tardi ad Orvieto, dove il ponte dell'Adunata ha superato abbondantemente i livelli di guardia ed è stato chiuso dalle 11 all'1. A causa dell'esondazione del fiume e dei vari fossi di raccolta laterali, la piena del Paglia ha interessato l'A1, dalla zona di Bardano fino a sotto il ponte dell'Adunata, vicino al casello autostradale che è rimasto comunque aperto. Sono stati chiusi invece gli accessi che introducono ai sottopassi autostradali. I laghetti sono stati completamente allagati praticamente distrutti con le passerelle sono finite dentro al Paglia. Un disastro annunciato, questo, visti i danni già ingenti delle piogge di inizio anno. Allagamenti in un centro ippico nei pressi dello stadio De Martino, in un laboratorio di marmi ed in uno di revisioni auto. Ma anche in diverse ditte lungo le vie laterali di via Angelo Costanzi (la zona è da anni sott'acqua anche di fronte a precipitazioni di modeste entità). A causa del non deflusso delle acque dei fossi, sotto il casello dell'A1 all'altezza del locale Maracuja si è allagato anche un tratto dell'Amerina. Da parte delle associazioni di categoria vengono segnalati danni alle coltivazioni agricole, in particolare nella zona di Allerona dove alcuni vigneti sono stati travolti dall'acqua del Paglia. A peggiorare la situazione di emergenza è intervenuto anche il black out del ripetitore per la trasmissione in via telematica dei dati di flusso delle acque tra il centro funzionale della protezione civile di Foligno e il Consorzio val di Chiana e val di Paglia, "questione - afferma il responsabile della protezione civile Giuliano Santelli - che ha complicato oltremodo la situazione costringendoci a valutare l'andamento della piena senza parametri di riscontro". Il Comune ha chiesto una riunione con Regione, Provincia e consorzio Val di Chiana per "la pianificazione e programmazione degli interventi necessari, ormai non più rinviabili e per i quali sono necessarie le adeguate risorse". Sul campo una task force di protezione civile, vigili del fuoco e forze dell'ordine.

Pubblicato il: 23/11/2010

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