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LA DIVINA MARIA MALIBRAN

Un viaggio in musica nella vita e nell'arte della musa ispiratrice di Rossini e di Bellini

Domenica 21 novembre alle ore 18.00, il Teatro Santa Cristina di Porano, apre le porte al suo pubblico per il terzo appuntamento della stagione 2010/11. Sarà ancora la grande musica protagonista di quest'imperdibile serata. La Divina è il titolo di questo recital dedicato alla vita e all'arte di Maria Malibran, come divina è la sua interprete, Michela Sburlati: grande voce, tecnica impeccabile, raffinatissima interprete con una carriera ventennale alle spalle che la vede protagonista di innumerevoli stagioni liriche nei più grandi teatri del mondo, diretta da maestri del calibro di Kuhn, Mazel, Oren, Metha, Chally. Protagonista, lo scorso anno con Elio Pandolfi, della serata pucciniana che ha aperto la stagione del Santa Cristina, ritorna a un anno esatto di distanza, assieme alla raffinata pianista Angela Naccari (già maestro al cembalo nella Serva Padrona del 23 ottobre) e al dottor Francesco Negro, uno dei maggiori studiosi in campo internazionale delle tecniche dell'agopuntura e della scienza omeopatica.  

Il concerto vuole essere un racconto musicale, il racconto 
degli ultimi mesi di vita di questa giovane cantante: Maria Malibran,  una delle prime dive del XIX secolo che morì a soli 28 anni in seguito a una caduta da cavallo. Figlia del grande tenore Manuel Garcia, sorella della cantante Pauline Viardot-Garcia e del notissimo maestro di canto Manuel Patricio  Rodriguez Garcia, aveva una voce di grande estensione che le  consentiva di affrontare sia ruoli di soprano che di contralto. Nonostante la giovane età si fece subito una grande fama, dovuta un po' alla sua personalità tempestosa, ma sicuramente anche all'intensità delle sue interpretazioni. La sua precoce scomparsa, contribuì a farne una figura leggendaria, una  "divina" ante  litteram dalla personalità poliedrica perché fu anche compositrice; il programma prevede infatti anche l'ascolto di alcune sue composizioni da camera oltre alle arie d' opera da lei più amate (Rossini, Bellini) e proposte nei suoi concerti. La particolarità del racconto sta  nell'essere proposto anche da un punto di vista clinico che segue  l'evoluzione dei sintomi, le cure e i rimedi somministrati dopo il  trauma che la portò così precocemente alla morte.

Lo spettacolo ha già debuttato nel giugno scorso al Festival dei Due Mondi di Spoleto, con grandissimo successo di pubblico e critica.

 

Pubblicato il: 18/11/2010

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