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Il prof. Lucio Villari al liceo Majorana nell'ambito di "Orvieto Food Festival"

Sabato 20 novembre

Sabato 20 novembre alle ore 11:00, nell'ambito della manifestazione Orvieto Food Festival, il prof. Lucio Villari, docente di storia contemporanea presso l'Università degli Studi Roma Tre ed autore di importanti libri sulla storia dal Settecento al Novecento, incontra gli studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Majorana. Conduce Biancamaria Bruno (Direttore di "Lettera Internazionale"). Sono stati invitati anche gli studenti del liceo d'arte e classico.

Il prof. Villari presenterà il suo ultimo lavoro sul Risorgimento italiano "Bella e perduta. L'Italia del Risorgimento" (2009, Editori Laterza).

Ha detto l'autore in un'intervista rilasciata quando uscì il libro alla fine dello scorso anno: "Il Risorgimento è stato spesso soffocato dalla retorica. Adesso invece accade il contrario: ricorrenze e festeggiamenti ne coprono il senso più vero, di humus fondamentale delle nostre origini, mentre le vicende risorgimentali si presentano sempre più come reperti d'antiquariato. Con Berchet, Carducci, Mameli, Ippolito Nievo, ma anche con Carlo Cattaneo e Vincenzo Gioberti, questo momento della nostra storia fu epico e combattivo. Altro che le interpretazioni di quei ricercatori come Angela Pellicciari - il cui libro è stato addirittura consigliato dal premier - dell'"altro" Risorgimento ovvero dell'imperialismo piemontese e sabaudo che perseguitò i cattolici e si impossessò delle terre della Chiesa. Il Risorgimento fu invece una felice congiunzione astrale sotto il segno della modernizzazione. Per dirla con una battuta: la strada ferrata appena impiantata faceva da volano alla rivoluzione. Un momento memorabile anche per la giovinezza dei protagonisti, da Mazzini a Garibaldi a Mameli - che compone l'inno d'Italia a 20 anni e muore durante la repubblica romana del 1849 a soli 22 anni -, a Ippolito Nievo che a 17 anni partecipa al primo tentativo insurrezionale. Uno spirito unitario che nulla ha a che fare con i nazionalismi e torna ciclicamente a dare impulso alla nostra storia».

E, citando benedetto Croce, sull'attualità degli avvenimenti narrati ha aggiunto: "Ci sono popoli, come ci sono individui che hanno tratto forza di rinnovamento dalla nausea di se stessi, cioè del loro passato".

Pubblicato il: 18/11/2010

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