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IL RICICLO DEI RIFIUTI AUMENTA L'OCCUPAZIONE E LA RICCHEZZA DEL PAESE, MA SERVE INNOVAZIONE

di Coordinamento orvietano rifiuti zero  Appello a cittadini, politici, imprenditori, sindacati: non è vero che non ci sono alternative alla discarica e all'inceneritore

foto di copertina

di Coordinamento orvietano rifiuti zero 

Sfatiamo alcuni luoghi comuni sbandierati con più o meno convincimento, con più o meno interesse privato o di parte, dai sostenitori dell'apertura di una nuova discarica ad Orvieto:

NON E' VERO CHE  NON C'E' ALTERNATIVA ALLA DISCARICA ED AGLI INCENERITORI

NON E' VERO CHE CHI CI LAVORA RESTERA' DISPOCCUPATO

NON E' VERO CHE IL RICICLO E' COSTOSO E DI DIFFICILE REALIZZAZIONE

A dirlo non sono i soliti "4 gatti ambientalisti". Lo confermano le esperienze di molti Stati in Europa e di diverse città italiane, che del riciclo hanno fatto il punto di forza della propria economia facendo Impresa.

Ormai le soluzioni, le tecnologie, le esperienze nel senso del riciclo sono acquisite. Non si tratta più di parlare di teorie o di ipotesi futuristiche, come poteva essere molti anni fa, quando il discorso si bloccava sul che fare: quali sono le alternative reali alla discarica o all'incenerimento?

OGGI GLI INCENERITORI NEL MONDO SONO IN FASE DI CHIUSURA, LE DISCARICHE PURE.

SOLO DA NOI, IN UMBRIA, SEMBRA CHE IL TEMPO SI SIA FERMATO.

Il modello di riferimento che si basa sul riciclo e sulla raccolta differenziata porta a porta, si definisce spinto in quanto, oggi, può raggiungere facilmente, operativamente e in poco tempo, soglie minime dell'80%. E' quindi necessario che vengano rapidamente e radicalmente riconsiderati i Piani e i progetti all'esame presso le varie sedi istituzionali che non sono animati dal rispetto delle direttive comunitarie, ma semplicemente dalla conservazione delle rendite di posizione sul settore della gestione dei rifiuti. E' necessario che la filosofia contenuta nelle direttive comunitarie sia condivisa da tutte le persone o organismi interessati al bene comune, alla valorizzazione dei piani aziendali utili alla collettività.

ESORTIAMO I POLITICI  il cui impegno è fondamentale, ad invertire la rotta rispetto a gestioni tradizionali e prive di innovazione. Infatti la permanenza dello statu-quo, garantita da lobbies locali, ha impedito alle aziende di rinnovarsi e riconvertirsi in modo da essere fattore di sviluppo tutelando al meglio la qualità della vita e utilizzando in modo efficiente le risorse del territorio.

INVITIAMO I SINDACATI ad informarsi dell'arretratezza del sistema discarica/inceneritore che è la causa di una ridotta capacità occupazionale. Il riciclo comporta, con le dovute modalità, più numerose opportunità di lavoro ( non solo per le attività di selezione e qualificazione dei materiali ma anche per le attività di intermediazione e commercializzazione degli stessi), ed esperienze realizzate in altri comuni italiani lo dimostrano con i fatti!

LO DICIAMO AGLI IMPRENDITORI che poco hanno a che vedere con l'imprenditoria eccellente e molto con quella speculativa/parassitaria e che saranno gli unici responsabili del fallimento dell'impresa che sono stati chiamati a gestire poiché la loro strategia produttiva è bocciata dal progresso e dalla legge del libero mercato.

E SOPRATTUTTO, LO DICIAMO A TUTTI I CITTADINI  perché non è solo un adeguamento alle Direttive europee, ma perché ci interessa prima di ogni altra questione la salute nostra e dei nostri figli e la tutela delle risorse del nostro prezioso territorio!

 

Pubblicato il: 18/11/2010

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