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Per un partito di cattolici

di Dante Freddi E' necessario tornare al passato e combattere le menzogne  di chi ruba identità ideali per interesse, perché è vuoto e vuole contenuti. Che hanno a che fare i cattolici con il berlusconismo, il capitalismo, lo statalismo, il leghismo?

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Ieri , durante la messa domenicale, nelle chiese i cattolici hanno pregato perché "venga concesso ad ogni uomo di guadagnare il proprio pane lavorando, mantenendo la propria dignità e non cedendo alla disperazione" e perché "conserviamo il desiderio di un mondo migliore". Il celebrante ha poi invocato il Padre perché " ci aiuti a sentire che non c'è non c'è nulla di svilente in una vita semplice" .
Tre preghiere, tra le altre, che ripropongo ai nostri lettori con l'invito a rifletterci un po', al di là delle fede.
I cattolici si rivolgono a Dio e chiedono in questo caso aiuto perché si realizzino le loro aspirazioni, che si presuppone debbano poi divenire azione personale.
Intorno a questi pensieri c'è da fare tutta la settimana e tutta una vita, ma fare davvero, non secondo ritornelli propagandistici ormai vili e falsi e vuoti.
Non si può invocare l'aiuto di Dio perché ogni uomo possa vivere con dignità del proprio lavoro e poi promuovere il precariato come condizione permanente della vita, come sistema economico, aderente a quel  capitalismo che ha mostrato nel Novecento il suo fallimento e ancora oggi produce mali in ogni parte del mondo.  
Nella preghiera non è specificato che questo diritto al lavoro sia soltanto degli italiani, bianchi, possibilmente eterossessuali, certamente regolari.
Si dice di uomini.
 
Io ho pregato per uomini e vorrei che chi ha pregato con me ed ha il potere di contribuire a realizzare quel "mondo migliore" a cui aspiriamo lavorasse per il suo perseguimento con impegno ed onestà.
Certamente su questa strada ci sono problemi economici, sociali, internazionali, ma il fine, comunque venga raggiunto,  qualunque via si segua, qualunque soluzione pratica si individui, deve essere la dignità attraverso il lavoro giusto, onesto, sicuro.
Ancora una preghiera: "Non c'è nulla di svilente in una vita semplice" . 
Per raggiungere questa percezione della vita è necessario uno spirito critico che si eserciti quotidianamente, che sappia  vedere la falsità del troppo, ostentato e prodotto come modello, del successo come luce, del danaro come fine.
"Desiderare un mondo migliore" è l'impegno della politica ed è ormai essenziale che i cattolici riassumano un ruolo diretto, senza intermediari, in un partito politico che non sia cattolico ma di cattolici, che allontani i falsi riferimenti, che sappia interpretare in forma genuina e sincera la preghiera dei fedeli, che in alcune espressioni è semplificazione e sintesi della dottrina cristiano- sociale.
E' necessario tornare al passato, zeppo di errori e di virtù, e combattere le menzogne  di chi ruba identità ideali e storie per interesse, perché è vuoto e vuole contenuti.
Che hanno a che fare i cattolici con il berlusconismo, il capitalismo, lo statalismo, il leghismo?
A ciascuno la sua strada, per vie che possono incontrasi casualmente ma che non conducono nello stesso posto.
Nel "mondo migliore" che ci ha proposto il Dio dei cristiani può esserci uno paesaggio comune, bellissimo, che vedono anche i non credenti, e quello costruiremo insieme a chi vorrà, ciascuno per la sua parte, pur senza dimenticarci che noi vogliamo invece quel mondo nella "verità", illuminato da una luce che va oltre noi.

Questi sono tempi difficili e confusi che necessitano di semplificazioni.

Non sarà facile costruire un partito di cattolici, neppure la Chiesa lo auspica, è più facile tenere sotto controllo ambienti diversi con cattolici prestati.
Però, iniziamo almeno con il fortificare l'idea che i cattolici impegnati in politica per primi, ma anche i compagni di viaggio che frequentano, debbano essere persone insospettabili, degne, peccatori, sì, ma che non ostentano il peccato come virtù e non creano scandalo,  con una vita che specchia gli ideali che esprimono.
Coerenti, semplicemente coerenti.  Gente poco prudente, a cui fa schifo chi ruba, chi inganna, chi mente, chi depreda e opprime, che sa scandalizzarsi anche se non conviene.

Oppure non preghiamo.
 

Pubblicato il: 15/11/2010

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