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Orvieto città stagnante

Nota di Sinistra Ecologia e Libertà sulla condizione politico-amministrtaiva di Orvieto

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Sinistra Ecologia e Libertà, circolo di Orvieto.

Ad ormai quasi un mese dalla seduta consiliare del comune di Orvieto che ha portato, oltre all'approvazione degli equilibri di bilancio 2010 e delle relative linee guida dell'amministrazione, al cambiamento sostanziale dell'assetto politico orvietano, la scena politica cittadina appare quanto mai critica e stagnante. Da una parte la grande difficoltà di gestione della situazione amministrativa costringe il centro-destra e la giunta ad un sostanziale immobilismo che non lascia intravedere alcuno spiraglio reale di prospettiva per la città, ripiegando su tagli che hanno come unica grande conseguenza quella di mettere ancora più in ginocchio le fasce più deboli della nostra popolazione, già provate ampiamente dalla crisi economica internazionale, che proprio ora inizia a mostrare i suoi sintomi più preoccupanti; tagli ai servizi (scuolabus, mensa, asili nido), tagli alla cultura, svendita di quel che resta del patrimonio immobiliare del comune e, soprattutto, la concessione dei parcheggi, che toglierà una importante fonte di liquidità e di entrate per gli anni a venire. A sacrificarsi, insomma, saranno sempre i soliti: lavoratori, famiglie e quella povera ed abbandonata cultura di cui tanto si parla ma per la quale poco si fa.

Dall'altra parte, la situazione interna al centro-sinistra, ed in particolar modo del PD, è sempre più confusionaria e caotica. Dopo la sospensione dei consiglieri Frizza e Meffi in seguito al voto favorevole sul Bilancio, e dopo l'elezione di Leonardo Mariani a Segretario del Partito, con una notevole spaccatura nei voti degli iscritti, è sempre meno chiaro quali siano le posizioni e le prospettive del maggior partito della coalizione, impegnato, a quanto sembra, più ad affrontare le diatribe interne e lotte di potere fratricide, che i veri temi e problemi della cittadinanza, a partire da quello di rilanciare il "sistema Orvieto" nel suo complesso.

Sia a Destra che a Manca del Consiglio, insomma, non si riesce ad intravedere una reale speranza di rilancio e di futuro per la nostra città, rilancio che dovrebbe, a nostro avviso, partire da un radicale cambiamento dei modi e delle forme di gestione della vita politica, ricostruendo un nuovo rapporto di partecipazione vera, e non di pura accettazione passiva delle decisione prese, tra amministrazione, cittadinanza e forze sociali.

Solo con un profondo rinnovamento della visione della politica e della gestione della cosa pubblica, nonché dell'attuale classe dirigente che, a tutti i livelli ed in tutti settori sembra ormai incapace di un simile intento, si può pensare di ricostruire quella speranza che può e deve riportare Orvieto sulla strada di cui è degna.

 

Pubblicato il: 14/11/2010

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