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A chi ha telefonato la prostituta che era con Mencarelli appena dopo la sua morte?

Strano che un "dettaglio" simile, a cinque anni dall'omicidio e con due gradi di giudizio, non sia mai stato indagato. Lo ricorda l'avvocato di parte civile Angelo Ranchino

ORVIETO - A chi ha telefonato la prostituta che era con Mencarelli appena dopo la sua morte? Strano che un "dettaglio" simile, a cinque anni dall'omicidio e con due gradi di giudizio, non sia mai stato indagato. Eppure Sabina Sarach, nodo cruciale dell'inchiesta perché testimone oculare poi ritenuto inaffidabile, avrebbe chiamato quel numero per ben due volte e una nell'immediatezza del delitto. Il particolare emerge soltanto ora dalle parole dell'avvocato di parte civile, Angelo Ranchino, chiamato a commentare la decisione della procura di non riaprire le indagini in assenza di nuovi elementi. "La famiglia stessa ha fatto la scelta di non ricorrere in Cassazione - osserva Ranchino - perché non c'erano i presupposti per un giudizio di legittimità. Allo stato attuale non intravedo la possibilità di nuove indagini, anche se forse qualcosa in più andava fatto, ma all'epoca. C'è un'utenza di cellulare straniero che la testimone oculare ha chiamato nei minuti dell'omicidio. Quell'utenza a distanza di cinque anni non ha un nome, né si è mai saputo se, nei momenti dell'omicidio, quel numero poggiasse su un ponte della zona, italiano o estero". Insomma, sul delitto gli inquirenti hanno versato fiumi di inchiostro, faldoni su faldoni, ma su quel numero nulla. Si sarebbe sempre sorvolato. Anche col supplemento di indagini che pure è stato disposto in Appello. Un'inchiesta a senso unico? Sarebbe dire troppo, ma di certo sin dall'inizio i sospetti sono ricaduti su Crociani, oggi innocente con sentenza passata in giudicato, e la pista non è mai stata abbandonata. L'ipotesi che potrebbe nascondersi sotto il cellulare straniero senza un intestatario è evidentemente quella di un protettore, la cui esistenza è stata ovviamente sempre negata, anche negli interrogatori delle "colleghe" della Sarach. Mencarelli, come noto, era invaghito della ragazza. E, forse, voleva toglierla dalla strada o più semplicemente passava troppo tempo con lei.

Pubblicato il: 13/11/2010

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