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Potenziamento del sistema intercomunale di Protezione civile

Attraverso l'acquisizione al patrimonio comunale di alcuni automezzi dismessi dalla Società Autostrade per l'Italia S.p.

Dopo quelli già dismessi dalla Regione Umbria, il sistema intercomunale di protezione civile di Orvieto amplia il proprio parco automezzi in dotazione attraverso l'acquisizione al patrimonio comunale di alcuni automezzi dismessi dalla Società Autostrade per l'Italia S.p.a.

Si tratta di un  Fiat Ducato (anno 2000), di un Renault Mascott (anno 2005), di un Fiat 95.14 (anno 1987) con cestello da mt. 18 e di un Fiat Ducato (anno 1999) per un valore complessivo di 6.000 euro, spesa a cui sarà fatto fronte con i fondi versati dai Comuni aderenti all'Intercom a titolo di quota associativa. Infatti, tali mezzi saranno concessi in comodato d'uso ai Comuni aderenti che ne faranno richiesta.

 "Il Comune di Orvieto - spiega il responsabile comunale della Protezione civile, Giuliano Santelli - ha stabilito rapporti di collaborazione con la società Autostrade garantendo alla stessa, attraverso il gruppo comunale di Protezione civile, l'assistenza agli automobilisti in caso di eventi che comportano blocchi del traffico. A fronte di questa disponibilità la Società Autostrade fornisce al Comune, in caso di emergenza neve, quantitativi di sale per interventi di ripristino della viabilità di competenza. Quindi, all'atto della dismissione di automezzi da parte della Società Autostrade, il Comune di Orvieto è stato ritenuto partner privilegiato per l'assegnazione di quelli eventualmente ritenuti idonei per le attività di Protezione Civile. Abbiamo preso visione dei mezzi verificandone il buono stato meccanico, di qui la decisione dell'Amministrazione Comunale di procedere alla loro acquisizione. Come già avvenuto nella primavera scorsa con i mezzi dimessi della Regione, con questa iniziativa si completa un'operazione di razionalizzazione ed interscambio delle risorse; dando la possibilità soprattutto ai comuni più piccoli di disporre di automezzi di servizio che, per le ristrettezze finanziarie imposte dai bilanci comunali, difficilmente potrebbero acquistare. E' soprattutto un modo tangibile ed economico di investire le quote associative dei singoli Comuni all'Intercom di Protezione Civile".

Pubblicato il: 10/11/2010

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