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LA GESTIONE DEL SISTEMA DEI RIFIUTI E LA DISCARICA ''LE CRETE'' DI ORVIETO

Nota di Sinistra ecologia e libertà di Orvieto sulla politica dei rifiuti

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Sinistra ecologia e libertà di Orvieto sulla politica dei rifiuti.

La gestione del sistema dei rifiuti è una questione centrale nell'amministrazione di un Comune, perché ha conseguenze sulla salute, sull'ambiente e sul paesaggio a noi tanto cari. 
E' per questo che la sezione di Orvieto di Sinistra Ecologia e Libertà sente il bisogno di dire la sua.
Nel nostro territorio ci troviamo di fronte a delle scelte in proposito, ossia capire quale può essere la strada giusta da percorrere per far sì che questo non sia più un problema, ma diventi un'opportunità per la città.
La gestione dei rifiuti andrebbe affrontata partendo in primis dalla raccolta. 
E' solo adottando un sistema di raccolta differenziata porta a porta e puntando al 65%(così come previsto dal Piano Regionale dei rifiuti per il 2012)che si può dare una svolta sostanziale alle fasi successive.
Sono illuminanti in tal senso alcuni Comuni italiani come quello di Salerno(74%)o quello di Capannori nella vicina Toscana (81%),dimostrazione che ciò è possibile. Anche perché oggi Orvieto risulta essere uno degli ultimi negli elenchi ragionali dei Comuni più virtuosi nella raccolta differenziata con solo il 12%. 
Per quanto riguarda la fase dello smaltimento è fondamentale controllare la quantità e la qualità dei rifiuti che entrano in discarica, per la prima i 130.000 q/anno fino al 2016 e i 100.000 q/anno fino al 2027 indicati nel piano industriale di Sao-Acea a fronte di una raccolta differenziata a regime ci sembrano decisamente sovrastimati, per la seconda è necessario dire un chiaro no all'ingresso in discarica dei rifiuti speciali non pericolosi, quelli tossici e ovviamente quelli provenienti da fuori regione.
E' importante invocare su questo punto il principio di prossimità, inserito nella politica sui rifiuti della Comunità Europea, dello smaltimento dei rifiuti sullo stesso territorio che li ha prodotti, sta quindi alle Istituzioni, tra primo il Comune, pretendere dalla Regione che all'interno dell'Ati4 ci sia un'equa distribuzione dello smaltimento dei rifiuti, per evitare che la nostra discarica ''Le Crete'' diventi il luogo dove si vengono a smaltire la gran parte dei rifiuti di tutto l'ambito territoriale.
Ultimo punto, ma non meno importante, è quello di impostare un sistema di recupero dei materiali in seguito alla raccolta differenziata e di produrre compost di qualità con la parte umida, al fine di creare un ECONOMIA DEL RIFIUTO sul territorio, con l'ambizione poi non così lontana di portare monete nelle casse comunali e abbassare la tassa comunale dei rifiuti.

Pubblicato il: 09/11/2010

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