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PD. Gente che va gente che viene

Presentata la nuova dirigenza del partito orvietano e dietro il tavolo ci sono Peltonen, Mariani e Croce. Nel frattempo Frizza e Meffi costituiscono un loro "grupo autonomo", in stretto rapporto con Tonelli. Cambiano e si moltiplicano i referenti politici del centrosinistra

foto di copertina

ORVIETO - Un Pd che prova ad aprire una nuova fase, in parte imposta dagli eventi (il nuovo ruolo di minoranza consigliare) in parte indotta dai congressi appena conclusi, e che ha scelto i nuovi vertici per gestirla. Un nuovo coordinatore, Leonardo Mariani, eletto da 33 delegati su 66 aventi diritto, ma che superano comunque la maggioranza più uno di quelli presenti all'assemblea, un nuovo vice coordinatore, Cristina Croce e un nuovo presidente Pirkko Peltonen. "Un rinnovamento generazionale e di genere - ha detto Peltonen - che farà bene al Pd per tornare ad occuparsi delle cose normali". 
Ieri sono state presentate in due successive conferenze stampa queste ed altre novità .



Hanno iniziato i consiglieri "disobbedienti" del centrosinistra con l'annuncio della nuova geografia politica dell'assise cittadina. Marco Frizza e Roberto Meffi (sospesi dal Pd dopo il voto al Bilancio) costituiranno il "gruppo consiliare autonomo". Con Carlo Tonelli (PdCi) verrà stretto un "patto di consultazione e di proposta". Nessun ribaltone, formalmente, tutti rivendicano l'appartenenza al centrosinistra e invocano l'ormai abusato "senso di responsabilità" per spiegare il voto favorevole al Bilancio e la loro decisione di partecipare attivamente al risanamento dei conti. "Stupisce - ha detto Marco Frizza - che un partito che ha avuto la responsabilità di governo per 60 anni non se la sia sentita di affrontare questa fase. Non si partecipa solo alla spesa - ha osservato - ma anche al risanamento e al rilancio". "Una classe dirigente se c'è deve metterci la faccia" gli fa eco Meffi. Risanamento è la parola d'ordine anche per Tonelli che sostanzialmente si sente ingannato perché in passato gli sarebbero state prospettate cifre del bilancio ben diverse. A fare i conti col passato è anche Frizza, presidente della commissione Bilancio nella sindacatura Mocio, che però se la cava dicendo che "in passato si è perso troppo tempo a dirimere questioni politiche". Meffi, tra le altre cose, ha rivangato le primarie: "Le primarie - ha detto - hanno rotto un equilibrio, non è stato consentito a chi aveva lavorato bene di ripresentarsi e questo è un problema che ha la coda lunga". Al Pd viene rimproverato di non aver scelto, di essersi continuamente astenuto sugli atti, di avere sostanzialmente indebolito Orvieto. Ora basta. "Orvieto deve saper determinare le proprie scelte - ha detto Frizza - Una Orvieto debole fa comodo a tutti, alla Provincia e alla Regione".



E di Provincia e di Regione hanno parlato molto anche i nuovi vertici del Pd mezz'ora più tardi in conferenza stampa per dire che la città deve uscire dall'isolamento. Praticamente in disaccordo su tutto con Meffi e Frizza, Mariani affiancato dal presidente e dal vice coordinatore ha spiegato come sia stato fatto del terrorismo, anche poco informato o in mala fede, sulle conseguenze che avrebbe comportato il commissariamento, affermando che il peggiore dei mali, anche peggiore del commissariamento, potrebbe arrivare adesso, se per il secondo anno consecutivo si dovesse sfondare il patto di stabilità. Cosa praticamente certa se non dovessero entrare 3 milioni di euro dell'esternalizzazione dei parcheggi o da un anticipo dei finanziamenti della complanare. In questa disgraziata ipotesi il bilancio del Comune di Orvieto si ingesserebbe da 23,5 mln a 20,7. Ovvero la paralisi. Per il resto da parte del nuovo Pd voglia di concretezza e grandi aperture all'insegna di "umiltà, ascolto e unitarietà". In programma tra dicembre e genanio , la conferenza programmatica.

Pubblicato il: 07/11/2010

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