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Franco Asciutti: ''Nessun veto su Parretti sindaco''

Intervista esclusiva al Senatore Asciutti, coordinatore provinciale di Forza Italia. Fiducia a Barberani e carta bianca per le trattative elettorali

Politica

Senatore Asciutti. Si è aperta, in città e nel suo partito, la discussione sul ruolo di Barberani. Qualcuno ha detto che non gestirà le trattative elettorali, poi la sua replica su La Nazione di domenica. Insomma, il ruolo di Barberani quale è? Avrà carta bianca si o no?
Assolutamente si. Il problema è un altro. Spesso alcune persone del nostro partito entrano in fibrillazione per il sentito dire. Prima di rivolgersi al sottoscritto e informarsi su come sono le questioni preferiscono mettere le mani avanti e creano questi malintesi. Sono questioni inutili e assurde.

Nella politica orvietana c'è l'ipotesi Giancarlo Parretti. Che idea se ne è fatta?
Tutte le candidature sono da discutere sul tavolo della Casa della libertà. Anzi, noi ringraziamo le personalità che sono disponibili a scendere in campo. Poi da qui a dire che questo è il candidato ce ne corre.

Ma la cosa potrebbe essere possibile...
Perché no? E' un candidato che ha un suo prestigio, una sua storia. Se, ripeto, gli amici di Orvieto ritenessero opportuno candidarlo da parte mia non ci sarà alcun veto.

Lei sta all'interno di due commissioni permamenti. La prima, di cui lei è presidente, è la commissione istruzione e beni culturali. Orvieto deve pensare alla Caserma che non c'è più. Si avanzano tante proposte, An, partito di governo, ha pensato al centro studi e ricerche nazionali sull'agroalimentare. Lei che ne pensa?
La cosa importante è trovare una soluzione per quest'area ed evitare che venga abbandonata a se stessa. Le soluzioni possono essere le più diversificate. Può aver ragione Alemanno se raggiunge il suo scopo. Orvieto non è solo una città d'arte. Inoltre vorrei aggiungere che per i temi legati ai Beni Culturali c'è anche il ''problema'' del Museo del Duomo. Io sono andato a visitarlo, ho parlato con i dirigenti e speriamo quanto prima di dare una svolta definitiva al progetto.

Lei fa anche parte della Commissione di controllo sul ciclo dei rifiuti. Orvieto ha una discarica regionale importante. In città arrivano, per un principio di solidarietà, i rifiuti campani. Al di là della necessaria e giusta solidarietà tra Regioni in momenti di crisi, come si può conciliare il fatto che sul territorio vi sia una delle discariche più importanti della regione e contemporaneamente anche un patrimonio artistico che fa dell'orvietano una delle zone d'eccellenza in Umbria?
Questi sono gli errori che stiamo commettendo nel paese, non solo ad Orvieto ma anche in altre realtà. Io sono contro alle discarica così come sono. Il tal quale messo in discarica è la cosa più aberrante che si possa fare nella gestione dei rifiuti. Ci sono testi che fanno storia in Italia e in Europa ma purtroppo si continua ad usare le discariche per allocare i rifiuti così come messi nel cestino dei rifiuti di casa. Questo è deleterio. Eppure la popolazione è convinta che oggi sia la miglior soluzione mentre, in realtà, è proprio la peggiore. Le discariche rimangono calde, vive per lunghissimo tempo e non solo: rovinano le falde acquifere, producono metalli e componenti che distruggono la nostra atmosfera. Quando si parla di alternativa alle discariche. però, comincia la sommossa.

Parla dei termovalorizzatori?
Si, proprio dei termovalorizzatori e non degli inceneritori che abbiamo in Umbria. Si tratta di impianti che bruciano a temperature molto elevate e lasciano un residuo che può andare in discarica perchè è un inerte non inquinante. Non solo producono energia elettrica ma anche acqua calda ed il tal quale è un combustibile e come tale deve essere usato. Chiaramente se la discarica viene bene o male accettata dalla gente se si parla di termovalorizzatore c'è la smmossa.

Per quanto riguarda il principio di solidarietà fra le Regioni in tema di rifiuti?
Non entro nel merito. Certamente l'Umbria è una delle migliori regioni dal punto ambientale. Rovinarla con le discariche è la cosa peggiore. Sono solidale, ma non sono certo per le discariche.

Presto comincia la stagione di fibrillazione per le elezioni. In Umbria si pensa nal riequilibrio territoriale tra Terni e Perugia. Qual è il parere di Forza Italia del ternano di cui lei è coordinatore.
Io le posso dire che sono per le due provincie. L'Umbria non ha la potenzialità numerica per farne tre, quindi ci prendiamo in giro. Se poi pensiamo al difficile periodo economico, alle difficoltà di bilancio statale e la nascita di una terza Provincia è solo fonte di spreco. Detto questo una rivisitazione del territorio fra le due provincie dovrebbe essere effettuata. C'è una Provincia estremamente grande che è Perugia, una piccola e povera che è Terni.

Questo riequilibrio, secondo lei, potrebbe essere effettuato anche grazie all'impegno comune di forze di maggioranza e minoranza?
Credo che dovrebbe essere un impegno trasversale. Parliamo di una questione oggettiva. Riconoscere questa oggettività non significa essere di centro, di destra o di sinistra ma solo essere obiettivi

Pubblicato il: 12/11/2003

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