Due assessori per un bilancio. Troppi per troppo poco
di Dante Freddi Intanto passa una deliberazione che aumenta il fondo per la retribuzione di risultato da assegnare ai dirigenti, a modifica di una precedente deliberazione della Giunta che recepiva una mozione a tal proposito presentata da Pizzo. Una storia emblematica di chiacchiere e di fatti non conseguenti...
Nei giorni scorso abbiamo dato notizia dell'incarico ufficiale a Piergiorgio Pizzo di consigliere delegato a bilancio, finanze e cassa. Il suo partito, l'UDC, ci ha costruito un enfatico comunicato stampa per esprimere la sua grande soddisfazione perché "il sindaco Concina, con questa nomina, ha riconosciuto a Pizzo e al nostro partito l'importante contributo di equilibrio e responsabilità nella per la costruzione di un progetto politico-amministrativo che ha come finalità principale il rilancio della città di Orvieto". Niente da dire, Pizzo è persona perbene, è estroverso e disponibile, ma che ci facciamo con due "assessori" alla stessa cosa? sì, perché a Romiti sono rimaste soltanto le deleghe a politiche comunitarie e tributi. Roba da poco per tanto personaggio (senza ironia).
Oppure Pizzo è soltanto il maggiordomo di Romiti e allora, comunque, roba da poco per tanto personaggio (senza ironia). Comunque la si metta, la questione sui ruoli e sulla responsabilità che ne conseguono risulta ingarbugliata, a parte la incomprensibilità di gestire in due il bilancio di una cittadina di 20mila abitanti, per quanto indebitata.
Per esempio. Chi risponderà, se lo riterrà utile, alla seguente osservazione e chi dei due è l'eventuale responsabile del fatto che segue?
Ad agosto del 2009 Piergiorgio Pizzo presentò una mozione rilevando che "Il reddito dei dirigenti, 5 in tutto, si compone di una parte fissa che varia dai 34950 euro lordi annui ai 40130 euro, a questa si aggiunge una parte variabile che va da 38166 euro lordi annui a 56148 euro lordi annui oltre a una retribuzione di risultato che va da 8486 a 18900 lordi annuo, questo per i redditi anno 2008. La mozione impegna l'Amministrazione a rivedere la contrattazione decentrata per i dirigenti, dove possibile, nella posizione variabile e nella retribuzione di risultato almeno fino a quando perdura la situazione d'emergenza dei conti del Comune di Orvieto".
Tutti d'accordo, tanto che a dicembre del 2009 la mozione fu approvata all'unanimità del Consiglio comunale e poi attuata dalla Giunta a maggio del 2010. Ma il 7 ottobre la stessa Giunta, assente Romiti, provvede a portare da da 239.000 euro a 255.000 il fondo per le indennità di posizione e di risultato dei 5 dirigenti comunali e vanifica la precedente deliberazione.
Qualcuno dirà che la deliberazione determina il fondo, non la sua distribuzione, e che era un atto dovuto. Ma allora, se così fosse, che senso avrebbero avuto tutte quelle chiacchiere impostate al risanamento e addirittura la loro ricezione da parte della Giunta? si voleva forse offrire un esempio di sano liberismo sullo stipendio dei dirigenti e poi si è cambiata idea? oppure non si sapeva affatto che comunque sarebbe stato necessario costituire il fondo e quindi tutti i consiglieri e gli assessori sono caduti nell'errore? oppure non "perdura" più la situazione di difficoltà del Comune? oppure noi abbiamo preso una bufala ed abbiamo letto male qualche documento, che comunque anche i lettori possono comodamente consultare?
Gli archivi del web sono impietosi e dovrebbero convincere tanti politici a dire meno, perché le parole non volant più.
Pubblicato il: 03/11/2010