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Su Umbria jazz winter il centrodestra dà i numeri

Nota diffusa dal gruppo consiliare del PD in relazione all'intervento di ieri del centrodestra, in cui si evidenziavano i risparmi operati quest'anno nell'organizzazione di Umbria jazz winter e si lodava la rigorosa politica culturale della Giunta

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal gruppo consiliare del PD in relazione all'intervento di ieri del centrodestra, in cui si evidenziavano i risparmi operati quest'anno nell'organizzazione di Umbria jazz winter e si lodava la rigorosa politica culturale. 
Per i democratici orvietani i conti non tornano.

 

 

"Il Governo 'del fare' e la logica dei numeri."

 

 

 Leggiamo dai media orvietani che la futura politica culturale di Orvieto si reggerà su due "eccellenze": il Festival Orvieto Ushuaia Classica e la nuova edizione di Umbria Jazz Winter, che quest'anno sarebbe realizzata con un contributo del Comune di soli 70.000 euro (sul rispetto di tale importo terremo informati i cittadini) in luogo dei 470.000 euro delle edizioni precedenti.

"Esempi di eccellenza con risparmio di costi," leggiamo dal comunicato del PDL, a firma dei consiglieri Ranchino, Olimpieri e Pizzo.

Sui 470.000 euro per Umbria Jazz Winter "delle precedenti gestioni", non ci siamo. Urge davvero rettificare. I numeri della TeMa, peraltro, non sono un segreto per nessuno: tutti i bilanci consuntivi sono regolarmente depositati presso il Comune.

Tra l'altro l'ammontare del contributo comunale a Umbria Jazz Winter negli ultimi anni è stato reso noto anche - a fine marzo scorso - in un documento illustrato, in occasione di una conferenza stampa, dall'assessore Antonio Barberani, presidente della TeMa.

Come mai oggi le cifre sono diverse? Altri numeri, altra storia?

Dunque, ricapitoliamo il vero importo dei contributi a Umbria Jazz Winter:

anno 2009: 170.134,00;

anno 2008: 400.297,00 (ma l'evento ebbe una durata più lunga);

anno 2007: 229.675,00.

E questo è quanto.

Lo sponsor "storico" rimane il Trento DOC, a suo tempo molto criticato dalla destra cittadina. Il consigliere Olimpieri fece addirittura un'interrogazione al Consiglio comunale nel 2008 per biasimarne la presenza ritenuta offensiva - a suo dire - nei confronti delle aziende vinicole locali.

Chapeau a chi ha saputo trovare uno sponsor importante (il sindaco), chapeau a chi è riuscito a mettere insieme un menù appetitoso malgrado i tagli (Carlo Pagnotta), chapeau a chi per la riuscita dell'evento ha lavorato durissimo (l'associazione TeMa).

La festa si farà. È però stupefacente e molto sgradevole dover constatare come l'attuale governo cittadino, il "governo del fare", per accreditarsi, ricorra alla tattica dei numeri sballati. Su Umbria Jazz Winter i numeri, sballati lo sono di sicuro. Speriamo che non lo siano per Orvieto Ushuaia Classica.

Va bene tutto - anche l'autoelogio - ma almeno, per favore, rispettate la logica dei numeri.    

Pubblicato il: 31/10/2010

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