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Tavoli all'aperto, scatta la raccolta firme

I gestori di bar e ristoranti chiedono una proroga al Comune (almeno fino ad Umbria jazz winter) per poter continuare ad accogliere i clienti su tavoli e sedie all'aperto

ORVIETO - Tavoli all'aperto, scatta la raccolta firme. Gestori di bar e ristoranti in vista dell'imminente scadenza - il prossimo 4 novembre come ricordato ieri dal Giornale - dei permessi stagionali per l'occupazione del suolo pubblico, si stanno organizzando ed è partita così una raccolta firme finalizzata a richiedere una proroga al Comune (almeno fino ad Umbria jazz winter) per poter continuare ad accogliere i clienti su tavoli e sedie all'aperto. La formula degli street bar, negli ultimi anni, d'altro canto si è diffusa prepotentemente sulla Rupe. Da un lato si è rivitalizzato in parte il centro storico dall'altro è esplosa in toni sempre più accesi la guerra del rumore. Su tutto intervengono specifici regolamenti, quello sugli allietamenti e quello ancora in fase di definizione sull'occupazione del suolo pubblico. Se per il secondo si è ancora in attesa della chiusura ufficiale e del relativo passaggio in consiglio comunale, quello sugli allietamenti sembra aver leggermente migliorato la situazione ma le polemiche nei fine settimana tornano puntuali, così come le telefonate a carabinieri e polizia, seppure forse in misura minore. In questa condizione c'è anche chi, come il Caffè Clandestino, per tutelarsi ha commissionato in proprio dei rilievi fonometrici. Ne è uscito un quadro sorprendente che non piacerà certamente al comitato cittadino antirumore: "Il rumore di fondo della città di Orvieto ma in particolare di corso Cavour è molto alto - riferisce Grazia, tra i titolari e gestori del locale - così, dal momento che i locali possono superare il rumore di fondo di tre decibel abbiamo ragioni più che fondate per essere del tutto tranquilli e in regola".

Pubblicato il: 31/10/2010

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