Orvieto. La Corte dei Conti dà la sufficienza al progetto di risanamento

ORVIETO - Il Comune di Orvieto si salva dalla bocciatura, la Corte dei Conti dà la sufficienza al progetto di risanamento delle casse, allontanando il rischio commissariamento. La notizia circola ufficiosamente da ieri, ma a confermarla seppure indirettamente in via ufficiale è soltanto l'assessore al Bilancio Maurizio Romiti. Lo fa in un passaggio nell'ambito di un lungo intervento rivolto a Massimo Gnagnarini (Udc) dal quale il manager non accetta di farsi dare le pagelle in fatto di conti in rosso. "Su questi numeri - afferma Romiti riferendosi all'ultima manovra approvata - mi risulta che l'organo di controllo incoraggi l'amministrazione di Orvieto a procedere , facendo il massimo sforzo per ottenere il risanamento stabile dei conti". Fugato dunque almeno per il momento il rischio commissariamento, anche se gli organismi di controllo della Corte dei Conti non mollano la presa e avrebbero fornito al Comune una lunga serie di osservazioni soprattutto rispetto alle alienazioni. Il sindaco Toni Concina che aveva lanciato l'allarme alla vigilia della manovra, paventando le conseguenze "devastanti" che sarebbero potute discendere dal giudizio degli organismi di controllo dopo il fatidico 26 ottobre, preferisce non commentare, anche nel rispetto dell'operato della Corte. Chi parla invece, e abbondantemente, sebbene non strettamente sull'esito della vicenda ma sulle osservazioni fatte pervenire costantemente in queste settimane sui conti da Massimo Gnagnarini (Udc) è l'assessore Maurizio Romiti. Si scopre un assessore profondamente irritato per il pungolo costante rappresentato dall'esponente dell'Udc, ma anche un assessore attaccato alla città che promette per il futuro una presenza più costante. "Per arrivare a presentare la proposta al consiglio comunale - afferma Romiti - la giunta ha lavorato per settimane, ha consultato le forze politiche , ha tratto impressioni e giudizi, ha sentito il polso della città e ha cercato di limitare quanto più possibile l'impatto negativo per tutti i cittadini orvietani, anche a costo di doversi contare al proprio interno , ma con l'obiettivo di evitare crisi di maggiori dimensioni e periodi in cui veramente la città avrebbe visto i sorci verdi". "Se il signor Gnagnarini ha qualche cosa da dire - continua Romiti - qualche proposta da fare, agisca nelle sedi opportune - e non perda il sonno a scrivere parole e parole di difficile interpretazione -presenti delle proposte e saranno adeguatamente valutate e seguite , se meritevoli di attenzione. Parlare dietro le spalle non serve a nulla, se non a rendere più complicato il risanamento finanziario di questa città, che meriterebbe veramente maggiore attenzione e rispetto prima di tutto dai suoi cittadini o almeno da alcuni di essi, quelli che troppo spesso fanno sentire la loro voce solo in modi obliqui, senza mai avere il coraggio di parlare nelle sedi acconce e soprattutto confrontandosi con gli altri. Scusatemi , ma lasciatevelo dire da uno "straniero" che però sta imparando ad apprezzare gli aspetti positivi e le grandi possibilità di questa città straordinaria". Intanto, il centrosinistra continua ad arrovellarsi su se stesso. Anche nel PdCi è partita la "purga" per il consigliere "disubbidiente" Carlo Tonelli contro il quale è stato aperto un procedimento. Lo fanno sapere direttamente i vertici regionali del partito che rilanciano sulla necessità di una "valutazione politica, seria, approfondita e costruttiva per l'intera coalizione di centrosinistra, al fine di ricucire quel rapporto di fiducia con la città riponendoci come governatori del territorio al più presto". Contemporaneamente continuano i mal di pancia congressuali del Pd. "Come va? Qui tutto come il solito, forse un po'peggio. Ieri è riapparso ufficialmente Mocio in conferenza stampa con Trappolino, Giovannetti e Galanello. Mi sembra di aver capito che si chiude su Mariani. E vai. Io penso di non poterci più stare": così postava ieri mattina Loriana Stella sulla bacheca Facebook di Andrea Scopetti.