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Presentata la 10^ edizione di VENTI ASCENSIONALI 2010

Ispirata ai "TRANSIT-I", si svolgerà ad Orvieto dal 30 ottobre 2010 fino alla primavera 2011. L'assessore alla Cultura Barberani annuncia la convocazione degli stati generali della Cultura

foto di copertina

Al via la 10^ edizione di "VENTI ASCENSIONALI" un ricco mix tra teatro, musica, cultura e solidarietà dedicato al tema "TRANSIT-I" , in programma ad Orvieto dal 30 Ottobre 2010 fino alla primavera del prossimo anno.
Ancora una volta alla Sala del Carmine, verrà proposto un programma molto ricco con oltre 40 appuntamenti molti dei quali in collaborazione con il Teatro Mancinelli, a partire dal 30 ottobre prossimo, e che si estenderà fino alla primavera del 2011. La decima edizione di "Venti Ascensionali" vuole essere uno sguardo sulla crudeltà del presente, ma anche un tentativo di prendere quota, di raggiungere alte vette che possano rimpicciolire l'arroganza umana.
La manifestazione promossa dal Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura, Laboratorio Teatro Orvieto, in collaborazione con Il filo di Eloisa, l'Associazione TeMa, Radiorvietoweb,  Akebia, Il Corriere dell'Umbria, Libreria Parole Ribelli, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, Albero di Antonia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto è stata presentata questa mattina alla stampa dall'assessore alla Cultura, Antonio Barberani e Massimo Achilli, direttore Artistico del Laboratorio Teatro Orvieto. Presenti numerosi artisti e collaboratori protagonisti della kermesse culturale.

"Venti Ascensionali dimostra che la cultura è una cosa molto sentita in questa città" - ha esordito l'assessore alla Cultura, Antonio Barbareani. "Le responsabilità della cultura sono molte. Per chi se ne occupa ma lo sono ancora di più perché la cultura non è elemento residuale, è elemento costruttivo della libertà. In una città come la nostra, è anche una risorsa economica in quanto i beni che la storia ci ha consegnato la rendono tale. Venti Ascensionali è una manifestazione straordinaria di grande livello che nel programma denota una grandissima sensibilità e un modo molto originale di costruire una proposta che ha un senso unitario pur nei suoi diversi segmenti. Anche quest'anno, ci sono molti stimoli nella stagione culturale proposta da Venti Ascensionale. Un programma davvero molto bello che va a coprire uno spazio di cui la nostra città ha bisogno con appuntamenti a cadenza settimanale. Dobbiamo essere grati al Laboratorio Teatro Orvieto che svolge un'attività molto sentita ed apprezzata dall'Amministrazione Comunale. Il laboratorio teatro è un luogo straordinario, uno dei 'luoghi della cultura'.  Voglio riprendere questa definizione che agli inizi degli anni '80 caratterizzò una stagione felice della cultura. Poi nel tempo quella cultura si trasformò in cultura del potere. Quella definizione però va recuperata. Sono certo che il L.T.O. proseguirà le sue attività, questa esperienza è comunque importante anche per un'altra ragione quella sociale. La mia breve esperienza istituzionale mi ha fatto apprezzare qualcosa che dall'esterno probabilmente non si percepisce: Orvieto è fatta di esperienza, professionalità e talenti che vanno coinvolti in una nuova avventura. E' ora di definire un progetto di città nuova a cui tutti devono essere coinvolti per il rilancio della città. Abbiamo iniziato a lavorarci a partire dalle associazioni di categoria. Ho incontrato l'assessore regionale e, come per l'Umbria, abbiamo intenzione di convocare gli stati generali della cultura. Avranno un titolo: la Sfida di Orvieto. La sfida è quella di ritagliarsi un ruolo e una identità nel futuro. E' vero che la crisi ha cambiato il modo ma non è finito il mondo! Verificheremo, settore per settore, le varie necessità lavorando sulla possibilità di introdurre modalità diverse di progettazione, costruzione, realizzazione. Sicuramente insieme riusciremo a fare bene. Il Laboratorio Teatro Orvieto, insieme a tutti gli altri luoghi della cultura deve continuare, perché senza cultura una città muore per definizione".

L'assessore ha poi letto il seguente messaggio del sindaco, Antonio Concina assente per altri impegni istituzionali: "come già comunicato a Massimo Achilli, purtroppo oggi non posso essere presente alla vostra conferenza stampa, come feci lo scorso anno. Lo slittamento del Consiglio Comunale dal 14 al 20 mi ha complicato l'agenda degli appuntamenti e oggi devo essere assolutamente a Roma. Mi dispiace soprattutto perché, in un momento così difficile e delicato per la città, non volevo far mancare la mia presenza e il mio apprezzamento per il lavoro encomiabile che state facendo. Aggiungo anche il mio sostegno. Questo purtroppo nella misura e nei modi che saranno consentiti dalla gestione dei guai che stiamo attraversando. Non lo dico in maniera superficiale: ho seguito personalmente ogni volta che ho potuto i vostri lavori. E spero di continuare a farlo con assiduità. Sto lavorando, credetemi, per consentire a tutti di uscire al più presto da un guado davvero pericoloso. Il mio impegno c'è tutto: spero di poter contare sulla collaborazione di quelli che vorranno e potranno darla. E anche un po' sulla fortuna. Un saluto affettuoso a tutti. Toni Concina".

"TRANSIT-I 10 anni di Venti Ascensionali! 20 anni di Laboratorio Teatro Orvieto! 45 anni di vita del Ford Transit! E si festeggia! Ma forse c'è poco da festeggiare..." ha esordito il direttore artistico Massimo Achilli. "Lo stato di salute dell'Arte, della Cultura, della Ricerca, del Mondo è quello che è! Ci confortano le parole dell'Assessore ed il messaggio del Sindaco. Anche noi che viviamo questo luogo culturale, vogliamo lanciare l'idea di una assemblea pubblica sullo stato della cultura e del sociale per poi arrivare a dei tavoli di lavoro, insieme a chi da anni e non solo, si occupa di questo settore in città. Questo al fine di entrare in sinergia e razionalizzare il tutto. Venti Ascensionali è una manifestazione della città, per la città, partita dal locale ma poi allargatasi a presenze nazionali e oltre, che si contaminano a vicenda. Davvero non pensavamo di arrivare così lontano. Un mare di relazioni e collaborazioni costruite dentro e fuori di questa città che oggi sono una ricchezza. E' una manifestazione che viene pensata nel corso di un anno intero. Il tema di quest'anno è da un lato un guardarsi indietro ma gran parte di esso parla soprattutto di violenze, prevaricazioni, solitudini. E' uno sguardo nel presente, nello stato di violenza continuo che respiriamo. Non è facile cambiare tutto questo, ma forse quello che tutti possiamo fare è fissare un piccolo tassello verso l'altro, il sociale, la cultura e l'educazione che possono essere un buon antidoto".
"La cultura e l'educazione costano - ha aggiunto - ma riflettiamo su quanto costa l'ignoranza! Le persone che si adoperano per queste finalità, lo fanno con tanta passione e attraverso il volontariato. Non è vero che chi fa cultura non deve essere pagato. C'è bisogno di una dignità per fare questo. Non possiamo prescindere da quello che stiamo facendo. Valenti intellettuali vengono gratuitamente. Sicuramente c'è una grande energia ma ci sono anche spese strutturali che affrontiamo che, malgrado le difficoltà, viene garantito alla manifestazione. Quest'anno sono arrivate tante proposte interessanti, segno di quanto si sente il bisogno di cultura. Sicuramente si deve cambiare rotta".
"Venendo al programma di Venti Ascensionali - ha proseguito Achilli - noi trans-itiamo con il nostro vecchio e affidabile Ford Transit, veicolo preferito di artisti in tournée negli anni '60/''0, con uno spirito un po' hippy, attraversando le desolate lande della cultura. Disagio, Desiderio, Passione; alcuni dei temi delle passate edizioni dei Venti Ascensionali ci continuano a spingere in avanti, a essere ancora artisti, con il loro compito di trans-formare, di andare al di là, di essere ricreatori della forma presente per ottenerne una nuova, di essere artefici del cambiamento, di cambiare idee e modelli consolidati. Da 10 anni abbiamo un'idea ed uno spazio: uno spazio di Transito. Solitamente gli spazi di Transito sono 'Non-Luoghi' in cui le individualità si incrociano senza entrare in relazione. Alla solitudine dei viaggiatori in Transito che non lasciano tracce, vorremmo sostituire un luogo di una forte identità che lo innerva di senso, che produce Pensiero e che coniuga la creazione artistica ad un impegno etico. Dopo 10 anni e tra molte difficoltà, siamo ancora qui e con l'aiuto di molti amici presentiamo una nuova stagione dei Venti Ascensionali. Un programma che inizialmente doveva essere una sorta di collage del decennio passato, ma poi, come sulla scia di un triste Zeitgeist, il cartellone si è composto prevalentemente di storie di violenze, solitudini e prevaricazioni...Venti Ascensionali #10, è uno sguardo sulla crudeltà del presente, ma anche tentativo di prendere quota, di raggiungere alte vette che possano rimpicciolire l'arroganza umana".

Un evento "Venti Ascensionali" che parte da queste certezze. 1686: il numero degli attori, musicisti, registi, fotografi, artisti multimediali, giornalisti, scrittori, compagnie e associazioni socio umanitarie e culturali che in dieci anni hanno animato la rassegna. Oltre 70.000 presenze dal 2000 ad oggi. Spettatori prevalentemente umbri ma con numerose presenze provenienti dalla bassa Toscana, dall'alto Lazio e da Roma. Oltre 13.000 euro: i contributi che, tra l'edizione 2002 e 2008 Venti Ascensionali ha devoluto per progetti di solidarietà. "I numeri non ci interessano - dice però il direttore artistico - ma le cifre della partecipazione, della quantità degli eventi, dell'attenzione della stampa locale e nazionale attestano l'obiettivo iniziale che ci eravamo prefissi: quello di trasformare Orvieto per un lungo periodo dell'anno in una vera e propria residenza culturale e sociale, fucina di pensiero e idee, dove si avvicendano eventi culturali ed artistici".
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Il tema del futuro della cultura e dell'organizzazione degli stati Generali della Cultura locale,  ha suscitato le seguenti domande tra alcuni dei protagonisti di Venti Ascensionali presenti alla Conferenza Stampa:

Laura Ricci (Ed. Akebia): "si deve affrontare una volta per tutte il problema di come passa nella città Venti Ascensionali. E' vista come una manifestazione scomoda, a cui è stata appiccicata una etichetta ideologica. Si può intervenire anche in questo senso con gli enti cittadini?".
L'assessore Barberani ha risposto: "l'aggettivo 'scomodo' è improprio. Ma la questione sollevata è proprio quello che si dovrà fare. Tutta la città deve essere protagonista e consapevole di un progetto nuovo che è anche di risanamento. Come Amministrazione comunale ci muoveremo in questa direzione. Non ci sono più fondi per le sponsorizzazioni, per converso però, stiamo lavorando su altre combinazioni: proprio il sindaco ha ottenuto una sponsorizzazione molto importante di 100 mila euro di ENI che permetteranno a Umbria Jazz Winter di reggersi senza tagli. E' di questi giorni la notizia che anche per la stagione teatrale in corso, si  arrivi alla sostituzione di uno sponsor analogo a quello che ha lasciato. La Fondazione Cassa di Risparmio da sempre cassaforte degli orvietani, in un momento come questo dovrà probabilmente farsi carico di alcune attività nel sociale. Così come le associazioni di categoria, altre istituzioni ed altri corpi sociali presenti in città. Il mio riferimento a nuove modalità della gestione della cultura è questo. Dobbiamo ragionare insieme sulle attività compatibili con la transitorietà di questo momento che speriamo duri solo un paio di anni, per poi tornare ad una gestione virtuosa. Chi ci ha preceduto ha creato servizi importanti che non dovranno essere abbandonati, ma attualizzati alla luce della nuova situazione".

Loretta Fuccello V. Pres. dell'Associazione Il Filo di Eloisa ha lanciato un appello: "occorre sempre avere un orizzonte ampio. Sono opportuni gli stati generali della cultura in Umbria. Una Costituente della Cultura è urgente a Orvieto, in Umbria e nel Paese. Orvieto è uno specchio di quello che accade in Italia. Venti Ascensionali deve uscire dalla nicchia e dalla rete di pregiudizi che le è stata intessuta intorno, forse da parte di soggetti che sono in malafede o solo ignoranti. La sfida per il futuro per noi: è uscire dalla 'riserva' in cui spesso siamo confinati per far capire che questo è uno dei 'luoghi della cultura' di cui trenta anni fa la città si è fregiata. Di progetti nati in quegli anni grazie alle felici intuizioni di Adriano Casasole ora non c'è più traccia. Tutte le cose grandi sono scomparse dal nostro orizzonte. Vorrei ricordare agli amministratori e ai cittadini che in questa manifestazione si sono intessute delle reti importantissime di uomini e donne impegnati. I costi di Venti Ascensionali sono bassissimi e in tutta Italia non sono paragonabili a manifestazioni analoghe che in altre regioni sono finanziate e che, nonostante la crisi, vanno alla grande. Siamo stanchi di essere etichettati. I sacrifici si fanno ma se c'è una disegno che guarda oltre. Vorremmo ricostituire una coabitazione: riportare i politici ad abitare i luoghi della cultura, e riportare la cultura ad abitare la politica. Vorremmo dare un futuro a Venti Ascensionali ma con uno spirito nuovo".

Pubblicato il: 24/10/2010

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