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Il PD bacchetta il sindaco Còncina

Nota sulle dichiarazioni del sindaco

Riceviamo e pubblichiamo.

 

La grande attenzione di Concina per le vicende del Partito Democratico è ammirevole. Non soddisfatto di mandare in onda il desolante spettacolo offerto dalle paturnie, dalle dimissioni e dagli assenteismi dei suoi più vicini collaboratori, oggi torna ad occuparsi di noi e di ciò che dovremmo fare, dire e pensare. Il suo talento pedagogico è straordinario e su alcuni ha l'effetto della famosa torpedine di Socrate. Anche se per mesi ha potuto contare su informazioni di prima mano, confidenziali e molto dettagliate, pensiamo che il sindaco del "metodo" e del "rinnovamento" non sia affatto contento di un partito e di persone che, nonostante tutto, non sono disposte a sciogliersi nella notte in cui tutte le vacche sono nere e di svegliarsi, al mattino,  in un mercato dei voti che rende opaco il confronto politico.

 

Siamo preoccupati per il futuro della città; le famiglie, le imprese e il lavoro non trovano spazio nell'agenda del sindaco e di ciò che rimane della sua giunta.

 La retorica del sindaco, condita con tendenziose inesattezze, non ci seduce e siamo certi che non sia apprezzata nemmeno dalla città. Suggeriamo al sindaco di occuparsi più attentamente di ciò che la sua amministrazione si appresta a fare: i tagli ai servizi, alla cultura e i conseguenti costi che tutti gli orvietani saranno chiamati a sostenere. Il sindaco sta  mettendo le mani nelle tasche degli orvietani e farlo al suono del Requiem di Mozart, non è affatto una mossa spiritosa.

 

Queste le dichiarazioni di Còncina a cui è riferito l'intervento del PD.

 

"Dopo mesi di tentativi per costruire un percorso condiviso - precisa il Sindaco - si era addirittura accettato sostanzialmente il documento PD chiamato 'Un ottobre orvietano', come forte contributo alle linee guida per gli adempimenti di Bilancio e programmatici. La litigiosità interna al PD, evidente anche al più sprovveduto degli osservatori, non ha mai, dico mai, dato seguito a quanto aveva proposto, mettendo sovente in imbarazzo i suoi rappresentanti in Commissione e nei tavoli di lavoro. Ci sono testimoni illustri.
Non vorrei che si tornasse ora a fare una politichetta da campagna elettorale, nascondendo le vere urgenze e arrampicandosi ad argomenti non rilevanti e non voglio commentare l'intemerata contro chi ha non ha voluto seguire i diktat del Partito, diktat non so quanto coerentemente interpreti del 'mandato degli elettori'. Nessuno ha fatto del terrorismo: troppo comode le sparate demagogiche".
"Con molto senso di responsabilità e alla ricerca di altrettanto senso di responsabilità da parte del PD - conclude - sono stati lanciati infiniti ponti per una collaborazione seria e non ideologica. Non ho scaricato responsabilità altrove, anzi ho cercato di difendere nelle sedi proprie e più interessate ai casi finanziari del Comune l'operato dei miei predecessori, assumendomi tutto l'onere delle responsabilità ereditate. Questo non è stato colto e adesso si cercano scuse risibili.
Che il PD possa ora 'ripartire da una base di maggiore chiarezza' è un auspicio al quale, come Sindaco di una città in sofferenza, mi associo. Sarebbe bello che lo facesse davvero nell'interesse della città, nel solco delle sue nobili e antiche tradizioni".


 


 

Pubblicato il: 22/10/2010

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