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E' la stagione della responsabilità o del trasformismo?

Una fase in cui l'anatra zoppa è volata via, lasciando il posto ad una variegata maggioranza che sarà impegnata ora a gestire le conseguenze di un risanamento lacrime e sangue

foto di copertina

ORVIETO - La stagione della responsabilità o del trasformismo. Ecco la duplice lettura che fotografa la svolta segnata dal consiglio comunale di mercoledì sull'assestamento di bilancio che ha di fatto aperto una nuova fase del governo Concina. Una fase in cui l'anatra zoppa è volata via, lasciando il posto ad una variegata maggioranza che sarà impegnata ora a gestire le conseguenze di un risanamento lacrime e sangue. La prima conseguenza tangibile è che i "dissidenti" del Pd, il presidente del consiglio comunale Marco Frizza (in odore di sfiducia) e il consigliere Roberto Meffi sono di fatto fuori dal partito. A loro carico è già iniziato un provvedimento disciplinare interno. Se ne occuperà la commissione di garanzia. Ma prima, le "frustate" del coordinamento comunale che condanna "l'antico vizio di quanti, in politica, non sopportano l'onere dell'opposizione e, a volte, l'astinenza dal potere grande o piccolo". "Con una certa dose di ipocrisia - è detto in una nota - si è invocato il senso di responsabilità mentre in realtà si stava malamente occultando il più banale salto della quaglia". Per il Pd ha vinto il trasformismo e il terrorismo sul commissariamento. "Da oggi il sindaco Concina - affermano i Democratici - dispone di una nuova maggioranza e, con la chiarezza e la forza dei numeri, non avrà più attenuanti né potrà spaventare la città con lo spettro del commissario. Dimostri se è capace di governare assumendosi quelle responsabilità che finora ha sempre cercato di scaricare altrove". Situazione "tragica ma non seria" per la segreteria provinciale del Prc che invoca chiarezza con l'espulsione dal centrosinistra dei consiglieri del Pd e di Carlo Tonelli (PdCi) che ha votato il Bilancio col beneplacito del partito a livello regionale e in conflitto, invece, con i quadri locali. Chi non si scandalizza è Angelo Ranchino (Orvieto libera) che di quanato accaduto in consiglio comunale offre una lettura a tratti catartica: "Per anni - afferma il presidente dell'associazione - il centro sinistra ha attratto uomini di valore dell'opposta sponda, che sono divenuti anche esponenti di spicco dell'attuale partito democratico, forte di potere e di collegamenti con il mondo dell'economia. Oggi, solo attraverso le idee e programmi, nonostante le grandissime difficoltà e senza promettere alcunché, mediante un richiamo doveroso alla responsabilità, si sta avviando un processo inverso e persone di coscienza si coalizzano, dismettendo addirittura il proprio colore politico, intorno alla volontà di perseguire il bene comune". Di qui la soddisfazione di Ol per quello che è definito come "il raggiungimento di un obiettivo che" l'associazione "ha cercato di perseguire fin dall'immediato esito delle elezioni". "Ciò - sottolinea Ranchino parlando chiaramente a Pier Luigi Leoni (Pdl) - a discapito di chi aveva teorizzato improbabili coalizioni tra partiti che, come dimostrato anche ieri, non hanno la possibilità di dialogare". "Si apre la stagione della responsabilità nell'interesse di Orvieto e dei suoi cittadini" è il commento del Pdl che interviene a livello locale tramite il responsabile Stefanoa Olimpieri e regionale tramite il consigliere Alfredo De Sio.

Nalla foto il capogruppo del PD Germani. La foto è di Piero Piscini

Pubblicato il: 22/10/2010

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