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IL LIMPIDO GESTO DI CRISTINA

di Massimo Gnagnarini "Il limpido gesto di Cristina,   forse non sarà capito, ma come un enorme specchio esso riflette l'opacità e l'inadeguatezza di quello che per un po' è stato anche  il "mondo" di Cristina"

Il limpido gesto di Cristina, sarà, molto probabilmente,  risucchiato da quella specie di macchina tritacarne che è la politica orvietana. Alla manovella che fa girare il rostro che spezzetta e inghiotte da decenni ragioni e torti , vinti e vincitori,  si apprestano ad aggrapparsi, domani, in Consiglio, nell'ultima chance loro offerta , le mani e le coscienze  tremolanti e intrecciate di una allampanata classe dirigente due volte inadeguata perché prima responsabile dei danni arrecati alla città e poi perché incapace di porvi rimedio. Sinistra e Destra unite contro la purga del Commissario e per il "bene" della città e per la sua salvezza. Ma se la città stremata potesse parlare direbbe che ne farebbe volentieri a meno delle cure amorevoli e degli accanimenti di questi dottori.

 

Il limpido gesto di Cristina, forse, neanche tutti gli orvietani lo capiranno perché intesiti dai messaggi devastanti raccontati loro dai galleggiatori di professione sulle calamità e sugli scempi che le dimissioni del Consiglio comunale potrebbero provocare.

 

Il limpido gesto di Cristina non sarà compreso da tutti quelli che continuano a pensare che le proprie dimissioni sarebbero un vuoto incolmabile per la città.  Non lo comprenderanno, al di là dei riti di commiato a Cristina,  il Sindaco, i colleghi di  Giunta e quelli del  Consiglio comunale, che sembrano, invece,  preferire mutarsi in commissari di se stessi mettendo da una parte  il libero mandato conferitogli dai cittadini per trasformarlo in un incarico conferito loro  d'imperio dall'organo di controllo, quello di esecutori  di direttive tecniche esterne. Questo è e questo rimane ciò che offre la situazione attuale.  Solo per le anime candide si può malcelare la realtà attraverso vuoti e autoreferenziali appelli al senso del dovere e alla serietà come se fosse lecito e perdonabile che finora questi attributi siano stati assenti, non presenti, irrintracciabili.

Del resto il racconto sull'esito dell'incontro con la Corte dei Conti lascia pochi dubbi. Con la penna blu i magistrati di Perugia hanno tirato giù un sacco di righe cassando tutto o quasi dalle voci di spesa e dettando un vademecum che è la fotocopia di quello che sarà inserito nel kit dell'eventuale Commissario. Poi hanno invitato gli amministratori orvietani a mettere il tutto in bella copia e , se vogliono, entro il 20 del mese di votare quanto loro è stato dettato evitando "solo" così di andare a casa.

 

Il limpido gesto di Cristina,   forse non sarà capito, ma come un enorme specchio esso riflette l'opacità e l'inadeguatezza di quello che per un po' è stato anche  il "mondo" di Cristina.

 

Grazie Cristina per averci ricordato come donna che certi attributi si dimostrano e non si possiedono, e , come amministratore pubblico  che,  quando la politica non ce la fa, quando occorre un di più per andare avanti, quando chi si presta alla politica è sereno e con la coscienza a posto,  si può anche dimettere perché, così,  avrà fatto fino in fondo il proprio dovere.

 

Pubblicato il: 19/10/2010

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