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Tomassini vuole dal VATO i soldi per l'aviosuperficie dell'Alfina

Il sindaco di Caste Viscardo ha odorato aria di fronda, all'inerno del VATO, nei confronti del progetto aviosuperficie. E non ci sta

Cronaca

Marcello Tomassini, sindaco di Castel Viscardo, non demorde e insiste nel sostenere il progetto dell'aviosuperficie dell'Alfina come elemento qualificante per lo sviluppo turistico di un territorio vasto, che va dall'Orvietano all'Alto Lazio, al Senese.

«I progetti presentati per il potenziamento dell'aviosuperficie dell'Alfina possono produrre prospettive interessanti, e non certo per Castel Viscardo- dice Tomassini- ma più per Orvieto e per quelle località turistiche, penso a Bolsena ed al Trasimeno, che traggono maggiori vantaggi dall'afflusso turistico.»

Il potenziamento dell'aviosuperficie comporterà anche un altro tipo di interesse, di carattere culturale, scientifico, sociale. La presenza infatti dell'Associazione italiana culturale e sociale aeronautica garantirà la realizzazione di spettacoli aerei, l'effettuazione di corsi di cultura aeronautica per i giovani, l'istituzione di un centro studi, il controllo aereo del territorio per la prevenzione degli incendi, la possibilità per tutti di fruire dall'alto delle bellezze paesaggistiche delle nostre zone.

La riunione dei sindaci e dei rappresentanti degli enti partecipanti al VATO, per definire la riutilizzazione dei fondi non utilizzati a causa di rinunce, revoche o per economie, doveva tenersi nei giorni scorsi, ma è stata rinviata e non si sa ancora a quando. Nel frattempo girano voci che tenderebbero ad escludere dall'uso di quelle risorse il progetto dell'aviosuperficie, pur accettato precedentemente da tutti.

E Tomasssini non ci sta, pronto a dare battaglia per qualificare il suo territorio, ma anche per difendere un'idea che può appartenere a tutti.

Pubblicato il: 02/01/2003

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