Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

NO ad Orvieto pattumiera dell'Umbria. Le associazioni 'ambientalista' lanciano una petizione

Il tersto della petizione su cui sarà chiesto agli orvietani di dire  NO ALL'AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA, SI' ALLA TRASFORMAZIONE DEL SITO DELLE CRETE IN UN "PARCO INTERCOMUNALE DEI CALANCHI", SI' AD UN PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA A PORTA A PORTA CON RICICLO DI OLTRE L'80%

foto di copertina

E' arrivato il momento che l'amministrazione comunale faccia scelte diverse sulla gestione dei rifiuti per ottenere una migliore tutela dell'ambiente e migliori prestazioni economiche e sociali  a vantaggio delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini.

Per  questo è in atto una petizione popolare contro l'ampliamento della discarica "Le Crete" di Orvieto, "perché l'attuale gestione non rispetta le esigenze del territorio, non porta nessun beneficio né economico né sociale per i cittadini, per le istituzioni, per le imprese". La petizione è promossa dalle associazioni Amici della Terra, Accademia Kronos, Acqua Porano, Altra Città, Amici di Castelfiori, Italia Nostra, Il Ginepro, Centro di Documentazione Popolare Orvieto, WWF, Cisa, con l'adesione di Confagricoltura, Confcommercio, Federalberghi, Cia, Consorzio vini di Orvieto e Assocommercio.

 

"Fino ad oggi la nostra discarica ha sopperito alle carenze di una non adeguata gestione dei rifiuti, abbiamo fatto 'mutuo soccorso' e preso rifiuti da Spoleto, Milano, Napoli. Attualmente arrivano ad Orvieto rifiuti da fuori regione come ceneri e scorie dagli inceneritori del Lazio. Questa città, con la sua storia, il suo Duomo, le sue eccellenze enologiche il suo meraviglioso paesaggio non può diventare la grande discarica dell'Umbria". Lo spiega Monica Tommasi, presidente della sezione orvietana dell'associazione Amici della Terra.

"La nostra proposta - continua Monica Tommasi - è di avviare una raccolta differenziata porta a porta che nel giro di due anni porterà ad un riciclo dell'80% dei rifiuti prodotti. Molti comuni italiani l'hanno realizzata con successo. Esistono tecnologie innovative e sistemi di gestione che consentono di procedere verso l'obiettivo di 'rifiuti zero', cioè verso l'effettivo reimpiego dei materiali raccolti, riducendo al minimo l'uso delle discariche. Il beneficio per il territorio sarà soprattutto economico, perchè saranno avviate nuove imprese, specializzate ad esempio nel recupero e il reimpiego dei materiali. Si tratta di promuovere lo sviluppo di percorsi di recupero che realizzino in aree contenute quanto oggi è organizzato a livello nazionale attraverso consorzi, il Conai ed altri soggetti, riducendo la produzione dei rifiuti con meno spese per i cittadini e per le amministrazioni. Con il vantaggio della creazione di nuovi posti di lavoro."

 

I rifiuti sono una risorsa da valorizzare e le associazioni ritengono che debbano essere accettati solo progetti e sistemi che si occupino principalmente di recuperare materiali e di reinserirli nel mercato commerciale, utilizzando al meglio tutti i canali istituzionali già disponibili da anni (consorzi, borsa rifiuti, produzione di materiali nuovi a norma commerciale), lasciando al settore smaltimento rifiuti un ruolo marginale (10-5% dei rifiuti raccolti) e in decrescita nel tempo.

 

Questo il documento da sottoscrivere

 

PETIZIONE POPOLARE CONTRO L'APERTURA DI UNA NUOVA DISCARICA

 

Amici della Terra,
Italia Nostra,
Il Ginepro,
Altra Città,
WWF,
Centro di Documentazione Popolare ORVIETO,
Acqua PORANO,
Accademia Kronos,
Amici di Casteldifiori
CISA

 

 

Al
Sindaco di Orvieto
Regione dell'Umbria
Provincia di Terni
Ati4

e p.c al Sindaci dell'Ati4

 


I sottoscritti cittadini, firmatari della presente petizione

PREMESSO CHE
- l'Unione Europea ha stabilito, con la direttiva 99/31/CE, recepita dal D.Lgs. 13 gennaio n.36, che in discarica debbano finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili e che le discariche non devono essere localizzate nei calanchi;
- la direttiva 2008/98/CE stabilisce una gerarchia in materia di gestione dei rifiuti dando priorità alla prevenzione, alla preparazione per il riutilizzo, al riciclaggio, al recupero di altro tipo e per ultimo allo smaltimento;
- a livello nazionale con il Dlgs 22/97 si è passati a considerare i rifiuti come una risorsa da gestire e valorizzare;
-  oggi lo smaltimento in discarica sta diventando la fase residuale della gestione dei rifiuti.

 

CONSIDERATO CHE

- ad Orvieto esiste già una discarica la cui previsione di esaurimento, inizialmente stabilita per il 2018, sarà il 2011;
- è stato presentato un progetto di gestione dei rifiuti da soggetto privato che prevede l'ampliamento dell'attuale discarica con sopraelevazione e  l'ampliamento nel calanco adiacente (apertura di una nuova discarica)  con previsioni di conferimenti di rifiuti pari a 130.000 tonnellate/anno fino al 2016 e 100.000 tonnellate/anno fino al 2027;
-  il sito previsto comprende un complesso calanchivo di elevato valore paesaggistico ambientale trattandosi del versante sud-ovest della valle del Paglia giustapposto alla Rupe di Orvieto e alla Cattedrale, oltre a tutto il complesso dell'insediamento che rappresenta uno dei siti di carattere morfologico, ambientale, paesaggistico, artistico e monumentale più notevoli d'Italia,


DICONO:

1. NO ALL'AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA

2. SI' ALLA TRASFORMAZIONE DEL SITO DELLE CRETE IN UN "PARCO INTERCOMUNALE DEI CALANCHI"

3. SI' AD UN PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA A PORTA A PORTA CON RICICLO DI OLTRE L'80%

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 17/10/2010

Torna alle notizie...