Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Nuova Meccanica. Si cerca una soluzione

Incontro decisivo per le sorti dei ventitré lavoratori di Nuova Meccanica, per i quali non è ancora scattata la cassa Integrazione. Si continuerà mercoledì

Società

di Simona Coccimiglio

Sembra essere ancora abbastanza preoccupante la situazione in cui da diverso tempo versano gli ex dipendenti della Nuova Meccanica, la controllata dell'ex Itelco che non è stata coinvolta nella cessione dell'azienda orvietana all'Electrosys. Ieri mattina, presso la sede dell'Associazione Industriali di Terni, si è tenuto l'incontro decisivo per le sorti dei ventitré lavoratori di Nuova Meccanica, per i quali non è ancora scattata la cassa Integrazione. Al tavolo delle trattative erano presenti i rappresentanti della FIOM-Cgil, di Fim-Cisl e dei lavoratori, nonché Paolo Ferranti per l'Associazione Industriali e il professor Fumi, proprietario dell'Itelco. "Si è trattata di una riunione molto complicata nel corso della quale abbiamo chiesto spiegazioni al Prof. Fumi degli spostamenti in corso dei macchinari di Nuova Meccanica. Tali macchinari, in visione per tre mesi all'imprenditore Cavalloro che deciderà se acquistarli oppure no, producono intanto cavità per Electrosys. Nuova Meccanica ha dato in visione questi macchinari senza averne nulla in tasca". Sono le parole di Alessandro Rampiconi, segretario provinciale FIOM-Cgil, al termine dell'incontro. I sindacati premono perché i macchinari attualmente in visione all'imprenditore locale nel settore metalmeccanico Cavalloro siano venduti al più presto, così da distribuirne i proventi ai lavoratori di Nuova Meccanica attualmente inoccupati e senza i benefici della Cassa Integrazione. "Abbiamo chiesto al Professor Fumi di porre al più presto fine a questa situazione. Altrimenti venda all'imprenditore Cavalloro le macchine - soluzione che noi riteniamo essere la migliore - alle quali lavorano anche dipendenti della ex Nuova Meccanica. Coi i soldi ottenuti sarà possibile dunque pagare gli arretrati ai ventitre dipendenti rimasti fuori per i quali non è scattata la Cassa integrazione straordinaria. È l'azienda - continua Rampiconi - ad essere colpevole di omissioni e ritardi che ne hanno fatto slittare l'approvazione. Speriamo che dopo le nostre sollecitazioni si riesca ad acquisirla nella prossima settimana . C'è da dire che la Cassa integrazione straordinaria partirà a ritroso dal trenta giugno e che i lavoratori hanno circa cinque mensilità scoperte. Gli operai della Nuova Meccanica si sentono messi da parte rispetto alle vicende complessive che hanno coinvolto l'Itelco. Non ci sono prospettive che riguardano l'azienda per loro, tanto meno per adesso, la cassa integrazione. Per questo hanno inteso chiedere, attraverso di noi, l'incontro urgente di questa mattina. Da oggi i dipendenti di nuova Meccanica che operano con queste macchine incroceranno le braccia e non produrranno più cavità in modo che anche Electrosys si renda conto della situazione che stanno vivendo. Il professor Fumi - conclude il segretario provinciale della Fiom - si è impegnato a saldare una parte delle spettanze regresse. Mercoledì prossimo ci dirà se questa operazione si potrà fare altrimenti faremo partire le ingiunzioni di pagamento e promuoveremo altre iniziative tese a trovare una soluzione definitiva".

Pubblicato il: 11/11/2003

Torna alle notizie...