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Salta il consiglio comunale previsto per oggi

La proposta-ultimatum del centrosinistra rimescola le carte

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ORVIETO - La proposta - ultimatum del centrosinistra rimescola le carte e salta il consiglio comunale previsto per oggi per l'approvazione della manovra di riequilibrio dei conti. D'altro canto sin dal mattino il sindaco aveva parlato di un possibile slittamento, sebbene la convocazione dell'assise era ancora confermata per le 17 quando Concina agli industriali ha prefigurato - "a Dio piacendo" ha detto - la discussione del bilancio per l'indomani. La decisione è sopraggiunta un'ora dopo, con la conferenza dei capigruppo. Com'era immaginabile la proposta unitaria del centrosinistra maturata nella tarda serata di martedì ha rimesso tutto in gioco. L'idea, come anticipato ieri, è quella di non vendere la Piave, di costringere Concina ad ammettere il fallimento del governo di centrodestra e a nominare una giunta tecnica che traghetti il Comune fino alle elezioni in primavera. Se il diffondersi della notizia ha immediatamente determinato la reazione ferma e contraria dell'Udc, più possibilista e disposto a trattare è stato subito il sindaco. "Una proposta interessante che va limata" l'ha definita Concina ieri mattina un minuto prima di riunire la giunta. Al sindaco non piace l'espressione "fallimento" e non piace che qualcuno gli imponga un governo tecnico. Da qualche giorno va ripetendo i numeri con cui è stato eletto, ovvero l'ampio consenso con cui si è affermato e quanto all'esecutivo specifica adesso di non aver mai parlato di una giunta tecnica ma semmai di "riassetti". Risultato: il consiglio dovrebbe essere convocato per il 21 ottobre. Si attende a questo proposito il via libera del prefetto che interrogherà il ministero visto che la scadenza per la trattazione del bilancio - pena il commissariamento - è, come noto, quella del 20 ottobre. Nel frattempo c'è l'impegno a valutare la proposta del centrosinistra di alienazione di parte dei parcheggi cosiddetti insilati al posto della "frettolosa" e certa vendita della Piave, il cui destino tornerebbe in discussione. Insomma, il centrosinistra sarebbe riuscito "a fermare il nemico sulla linea della Piave" come mormora ironicamente un esponente della maggioranza. Una parte del documento, insomma è stata accolta. C'è bisogno di tempo però per verificare la quadratura tecnica del bilancio - oggi l'assessore Maurizio Romiti sarà ricevuto alla Corte dei Conti - e per trovare una possibile quadratura politica. Il sindaco, però, non pare affatto disposto, come detto, ad ammettere alcun "fallimento" del centrodestra, né ad "auto - commissariarsi" nominando una giunta tecnica. Ed è così che la sola l'apertura sulla Piave potrebbe non bastare al centrosinistra che avrebbe scelto la linea intransigente del prendere o lasciare. Ovvero accettare o respingere il documento, ma per intero. In questo caso Concina sarebbe "da capo a dodici", costretto a guadagnarsi la maggioranza in consiglio. E il destino del Comune pare quanto mai incerto. Il commissario non è né più vicino, né più lontano rispetto a ieri.

Pubblicato il: 14/10/2010

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