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I consiglieri regionali si taglieranno il 10% dell'indennità

La proposta di legge è stata approvata dall'Ufficio di presidenza e porta la firma del presidente del Consiglio regionale Eros Brega, dei vicepresidenti Orfeo Goracci e Andrea Lignani Marchesani, e dei consiglieri segretari Fausto Galanello e Alfredo De Sio

Un taglio del 20 per cento sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento dei gruppi consiliari e del dieci per cento sulle indennità dei consiglieri. Nuovi criteri per la determinazione della diaria mensile che non sarà più fissa, ma legata alla effettiva partecipazione ai lavori degli organismi. Sono questi i punti centrali della proposta di legge approvata stamani dall'Ufficio di presidenza e che porta la firma del presidente del Consiglio regionale Eros Brega, dei vicepresidenti Orfeo Goracci e Andrea Lignani Marchesani, e dei Consiglieri segretari Fausto Galanello e Alfredo De Sio.
Entrando nel dettaglio della nuova normativa, per quanto riguarda l'indennità dei consiglieri, che è agganciate a quella dei Magistrati di Cassazione (una quota mensile è pari ad ventesimo del trattamento complessivo annuo lordo dei magistrati con funzioni di Presidente di Sezione), si è fatta la scelta di operare un taglio del 10 per cento a partire da 80mila euro lordi, mentre la legge finanziaria indicava il 5 per
cento e un tetto fisso di 90mila euro.
Rispetto alla diaria, che è una quota fissa degli emolumenti mensili dei consiglieri, si è introdotto un criterio che "premia le presenze" dei consiglieri ai vari organi di Palazzo Cesaroni (lavori d'Aula, Commissione, Comitati). In sostanza una quota della diaria, pari a un quarto, sarà riconosciuta in modo proporzionale alle effettive presenze dei consiglieri ai lavori dei vari organismi di cui fanno parte.
"Con questa proposta di legge - ha commentato il presidente Brega - il Consiglio regionale dell'Umbria vuol dare un forte segnale di sobrietà e rigore, in linea con la tradizione della nostra Assemblea legislativa, abbassando ulteriormente due voci di spesa, relative ai singoli eletti e ai gruppi consiliari che sono tra le più basse assoluto tra quelle degli altri Consigli regionali e Province autonome. Il nostro vuol essere inoltre
un un contributoa alla ulteriore qualificazione del lavoro degli organismi istituzionali".
Il testo della proposta di legge è stato materialmente redatto dai vicepresidenti Lignani Marchesani (Pdl) e Goracci (Prc-Fed. Sin.). Per Lignani Marchesani, la nuova legge è "una risposta rigorosa, responsabile e unitaria e di tutte le forze politiche del Consiglio ad una diffusa demagogia sul costo eccessivo della politica: abbiamo voluto contenere ancor più i costi, introducendo inoltre un criterio di merito legato alla presenza effettiva ai lavori degli organismi". E così il vicepresidente Goracci: "Pur nella consapevolezza che i rappresentanti istituzionali possano apparire dei soggetti privilegiati agli occhi del cittadino che soffre l'attuale disagio socio economico, questo nostro atto vuol essere un segnale di rigore che dovrà impegnarci ancor più a realizzare un'azione, politica e istituzionale, tempestiva ed efficace" .
La proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza, dopo l'esame in Prima Commissione sarà inserita dell'ordine del giorno dell'Assemblea legislativa nella prima seduta utile.

Pubblicato il: 12/10/2010

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